Protesta anti degrado in via Mura Giardino, l'esposto delle suore non basta. Gli abitanti rincarano la dose

Rimini

CESENA. Al disagio causato da schiamazzi e degrado si aggiunge ora l’indifferenza e il senso di abbandono da parte delle istituzioni. Succede in via Mura Giardino, dove i residenti da un paio di anni almeno fanno i conti con una situazione diventata insostenibile.

Sono già partiti due esposti, il primo dei quali presentato dalle suore dell'Istituto Sorelle dei Poveri di Santa Caterina da Siena, che gestiscono la casa di riposo per anziane in corso Ubaldo Comandini.

L’esposto bis

«I problemi in via Mura Giardino - si legge nel testo del nuovo esposto, firmato da una quarantina di persone, che raddoppiano quasi se si conteggiano anche quelle di stanza nell’istituto gestito dalle suore - sono stati sottovalutati nonostante esposti e segnalazioni presentati da alcuni residenti e indirizzati alle autorità competenti. È ancora più grave e inaccettabile che anche l’esposto presentato dalla responsabile della casa di riposo “Le sorelle dei poveri”, per conto di 35-40 anziani ospiti della struttura, non abbia prodotto alcun risultato, anzi la situazione è ulteriormente peggiorata. Preoccupa e indigna l’inerzia di chi sarebbe preposto alla soluzione di questi problemi e invece non spende neppure una parola di condanna nei confronti degli autori di questi incivili comportamenti».

L’allarme lanciato dalle suore

Lo scenario che le suore descrivevano nel loro primo esposto, raccontava già di «urla e schiamazzi, disegni sulle mura restaurate di recente». E aggiungevano: «Oltre all’opera consueta dei “writers”, siamo dovute intervenire varie volte per cancellare scritte oscene o dichiaratamente blasfeme. Spesso i ragazzi - riportava suor Maria Anna - siedono sulla mura nel tratto che dà sull'interno del cortile dove si affacciano le finestre delle camere delle ospiti: non manca qualche bottiglia che va in frantumi nel cortile e neppure piccoli pezzi di intonaco o frammenti dei mattoni della mura che vengono lanciati all’interno. Ma sono soprattutto gli schiamazzi fino a tarda ora, per i quali ogni richiamo si è dimostrato inutile, a recare forte disturbo alle ospiti. Diversi vicini hanno dichiarato di avere avuto danni alle automobili, oltre alle inevitabili scritte».

«Legalità da ripristinare»

Le foto di bottiglie di vino e vodka, fazzoletti di carta rametti bruciati e siringhe, allegate al secondo esposto, sottoscritto da residenti, suore e ospiti della struttura, sono presentate a prova che «questo luogo scarsamente illuminato e poco controllato è terreno fertile per spacciatori e tossici».

Di qui la richiesta, indirizzata a forze dell'ordine e sindaco di Cesena, a «intervenire immediatamente per il ripristino in zona della legalità e per porre fine a questo inaccettabile degrado».

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