L'annuncio di Franceschini: la pinacoteca diventa realtà con 3 milioni dal Ministero

Rimini

CESENA. Colpo grosso per il pianeta culturale cesenate: la domanda presentata a Roma per finanziare il restauro di Palazzo Oir e concentrare lì una pinacoteca di alto livello è stata accolta, ottenendo uno dei finanziamenti statali più ricchi arrivati da queste parti negli ultimi anni. Ammonta a ben 3 milioni di euro la somma stanziata attraverso un decreto firmato ieri dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini.

«Questo finanziamento - ha sottolineato l’esponente di governo - permetterà il restauro e la valorizzazione del vecchio ospedale dove, grazie ad un accordo col Comune, nascerà la pinacoteca pubblica di Cesena. I fondi appena approvati rappresentano un importante passo avanti per questo significativo progetto culturale di portata nazionale».

Gozi: «Con la cultura si mangia»

Grande soddisfazione è stata espressa da Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari Europei, ma sempre attento allo sviluppo culturale del suo territorio d’origine, come ha già dimostrato con l’impegno messo nella valorizzazione della Biblioteca Malatestiana. «Con la cultura si mangia e si alimentano lo spirito e le coscienze dei cittadini e si rafforza un modello di sviluppo vincente - ha commentato - Lo dicono gli straordinari dati di accesso alle mostre e musei italiani. Ma queste strutture vanno sostenute e incentivate. Benissimo quindi la decisione del ministro Dario Franceschini di stanziare 3 milioni di euro a favore del progetto che farà di palazzo Oir la pinacoteca cittadina. Grazie a questo importante finanziamento, sarà possibile restaurare e valorizzare il vecchio ospedale, ora proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio, che a breve lo donerà al Comune, cedendo loro la propria collezione di quadri in comodato gratuito. Una decisione, quella del Mibact, che testimonia la sensibilità del ministro per il territorio e le sue eccellenze artistiche, ma anche il buon gioco di squadra fatto col sindaco Lucchi».

Messaggio alla Carisp francese

Il deputato uscente del Pd, Enzo Lattuca, sottolinea che con questo progetto «la pinacoteca farà un salto di qualità che era necessario, perché non era all’altezza delle altre grandi istituzioni culturali cesenati, come la Biblioteca Malatestiana e il teatro Bonci». Poi guarda più avanti, segnalando un’esigenza e facendo un auspicio: «Una volta restaurato e riempito con i preziosi dipinti, quel contenitore museale andrà gestito al meglio e anche per questa fase serviranno fondi. Sarebbe un bel segnale se la nuova proprietà della Cassa di Risparmio di Cesena (i francesi di Crèdit Agricole, ndr) si impegnasse in questo ambito». Una mossa che dimostrerebbe subito la volontà di allacciare un legame forte con il territorio, come tutti stanno auspicando in queste settimane.

Decisiva la visita del ministro

La visita che il ministro Franceschini ha fatto in città lo scorso 30 ottobre è stata senz’altro decisiva per prendere una decisione su cui molti non avrebbero scommesso un centesimo, visto che la legislatura era agli sgoccioli. Invece l’avvicinarsi della chiamata alle urne ha forse agevolato un intervento che può essere gradito ai tanti elettori attenti al patrimonio culturale.

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