Preoccupano il campanile e la scuola elementare "Saffi"

Rimini

CESENA. Preoccupa il complesso del San Domenico: da anni in alcune parte preda del logorio del tempo, ed in questi giorni “sollecitato” dalle scosse telluriche. A riportare a galla preoccupazioni già emerse in passato alcuni residenti e genitori dei ragazzi che frequentano il plesso scolastico. Con una missiva a firma dell’ingegnere Michele Montalti.

«La scuola primaria Aurelio Saffi è antisismica? Qual è la situazione della sua struttura anche in relazione alla presenza del campanile della chiesa di San Domenico?».

Un’apprensione lecita considerando gli ultimi episodi che purtroppo stanno colpendo, e con elevata frequenza, il centro Italia.

«D’altronde come abbiamo tristemente imparato i terremoti non sono prevedibili e l’unico modo per non rimanerne colpiti e danneggiati è la prevenzione. Ovvero utilizzare strutture che siano state costruite o ristrutturate sulla base delle nuove ed avanzate tecnologie che rendono gli ambienti antisismici».

La scuola Saffi è sita in un edificio storico, ma non può sostenere interventi che la rendano antisismica, e quindi i lavori eseguiti sulla staticità del fabbricato, così come le esercitazioni e i comportamenti adottati con buon senso, sono le misure massime che si possono prevedere.

«Proprio in virtù di questo limite, i genitori degli alunni del Saffi, sollecitano il Comune a riconsiderare la possibilità di costruire un nuovo fabbricato anche riqualificando un’area pubblica dismessa, che copra il fabbisogno scolastico primario del quartiere centro e sia costruito secondo le attuali norme ed esigenze».

A margine di questa richiesta «urgente e necessaria per l’importanza e l’improrogabilità del tema» i genitori degli alunni del Saffi chiedono che il Comune tenga monitorato e diffonda i dati sulla situazione del campanile, tuttora oggetto di verifiche periodiche e costanti, e dei solai di copertura ed interpiano dell’edificio.

La Scuola “di San Domenico” come da sempre viene chiamata a Cesena è stata monitorata al pari delle altre scuole. E come le altre, dopo il terremoto, non sono emersi segni di “lesioni strutturali”.

Diverso i discorso per il campanile di san Domenico, di proprietà della Curia come tutto il complesso religioso. Da anni si sa che serve un recupero conservativo per evitare nuove lesioni o crolli. E’ stato pianificato un intervento per sanarlo che costerà attorno ai 120 mila euro. «Il progetto c’è - chiariscono dalla parrocchia - Ora siamo nella fase in cui abbiamo richiesto 4 preventivi ad altrettante ditte. Per capire chi farà la migliore offerta per prendersi in carico la sistemazione». Nessuna tempistica pianificata, dunque ad ora, per i lavori.

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