Greg Paltrinieri conquista i bambini

Rimini

MERCATO SARACENO. 22 anni, campione del mondo e campione olimpico dei 1.500 metri stile libero, Gregorio Paltrinieri è partito alle 7 di ieri mattina dalla sua Carpi per sottoporsi a un bombardamento di domande da parte dei bambini delle classi elementari di tutta la vallata. Ieri al centro sportivo, mentre scorrevano le immagini della vittoriosa gara olimpica, alla presenza di sindaci e amministratori della valle, bambini, insegnanti, appassionati non l’hanno lasciato libero un momento, tra domande, autografi, cuffie autografate, foto e selfie.

In effetti l’iniziativa, tenutasi al centro sportivo, ha colto nel segno, sull’”onda” dello slogan “vivi sano, vivi da campione”, il motto che Body Art ha sotteso a tutte le sue attività di promozione di stili di vita sani. Paltrinieri è un giovane “normale”, che come tanti studia (frequenta la facoltà di Scienze Politiche), pratica sport, ama rilassarsi ascoltando musica o libri gialli. Ma gli piace tanto l’acqua, è il suo elemento naturale, e fin da ragazzo non poteva resistere a questa passione.

La sua giornata-tipo? «Sveglia alle 7,30 - risponde disponibile “Greg” -, alle 8,30 in acqua in piscina fino alle 10,30 e alle 11 palestra. Pranzo verso le 12,15 e poi un po’ di relax e studio fino alle 17. Alle 17,30 torno in piscina fino alle 19,30. Cena alle 20 e nanna entro le 23».

La sua alimentazione per essere in ottima forma prima di una gara? «Prima di tutto frutta, e poi un bel piatto di pasta al pomodoro, in genere riso. Per secondo del prosciutto piuttosto che la carne».

Prossimi impegni? «I mondiali in vasca corta a dicembre e i mondiali in vasca lunga a fine luglio del 2017».

Questo incontro con i bambini? «Mi piace molto parlare con i bambini; da piccolo avevo una gran voglia di fare e non riuscivo mai a stare fermo. Il consiglio principale che mi sento di dare è quello di mandare avanti le proprie passioni».

Il momento più emozionante alle Olimpiadi? «Sicuramente quando ero sul podio; lì ti prende la consapevolezza di quello che hai fatto e sai che tutta l’Italia ti guarda e sta cantando l’inno con te».

Alle prossime Olimpiadi sarà il portabandiera dell’Italia? «Sarebbe un grande onore, ma c’è ancora molto da fare. Tra l’altro ancora non ho partecipato a nessuna cerimonia inaugurale: a Londra ero piccolo e temevano mi emozionassi troppo, a Rio ero tutto concentrato sulle gare vicine».

Come si fa a rimanere sempre al top della forma? «Non sono sempre al top e questo è il motivo per cui ogni tanto sono al top. 18 chilometri ogni giorno senza una motivazione forte vicina sono duri. A volte non ne avresti proprio voglia». Come accade a un giovane normale, appunto. Ma poi la passione è la passione, e non ci si può fermare. L’iniziativa, organizzata da Technogym e Nutrileya, con la collaborazione di Body Art e vari soggetti privati, vedeva il patrocinio dei Comuni di Mercato Saraceno, Sogliano, Sarsina e Bagno di Romagna, di Wellness Foundation e del Centro Sportivo Italiano.

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