Supplenti lasciati senza stipendio

Rimini

CESENA. Supplenti delle scuole statati lasciati senza stipendio: la Cgil grida allo scandalo, segnalando che il mancato pagamento dipende dal fatto che «il governo non ha stanziato risorse sufficienti e sta cercando di racimolare fondi rimasti nei bilanci delle scuole degli anni precedenti e non spesi».

Ma - sottolinea Nicola Garcea, segretario della Flc Cgil di Cesena - si tratta di «un’operazione discutibile e senza tempi certi, le cui conseguenze ricadono pesantemente sui singoli lavoratori. E’ inaccettabile».

«Lo stipendio di un supplente precario è poco - attacca Garcea - ma quando non viene pagato per nulla la situazione personale diventa disperata. E’ quanto sta succedendo al personale precario della scuola statale che non percepisce un euro dal mese di settembre. La responsabilità non è delle singole scuole, il cui compito è quello di registrare a sistema i contratti. Per evitare ritardi e disservizi, Flc e altri sindacati ci siamo battuti perché fosse il Ministero del Tesoro a pagare direttamente i compensi ai supplenti, garantendo regolarità e correttezza. Ora il Mef sostiene che i fondi all’uopo disponibili non sono sufficienti e che il governo è in ritardo nel relativo stanziamento. Roba da non credere!».

Nel territorio di Forlì-Cesena sono circa 350 i precari senza stipendio. «Molti - continua il segretario della Flc Cgil - ci hanno confidato di non saper come andare avanti: affitto da pagare, bollette, rette dell’asilo, spesa alimentare e spesa per l’auto o il bus per raggiungere il posto di lavoro. Intervenga immediatamente il Governo a sbloccare i fondi necessari a far fronte alla situazione di emergenza che ha contribuito a determinare e provveda ad assicurare quanto dovuto per i mesi successivi».

Infine, un ultimatum: «Se la questione non sarà risolta immediatamente, nei prossimi giorni inviteremo i precari a passare dalle parole ai fatti con iniziative sindacali, legali e politiche».

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