«Il gattile è al collasso e ci tolgono i fondi»

Rimini

CESENA. Il gattile è al collasso ed anzichè darci maggiore aiuto l’Amministrazione ci toglie fondi.

A lanciare l’sos è Mariangela Baiardi (Enpa) che da ani è ijn prima linea per la tutela degli animali in genere e dei gatti in particolare.

«Quando si pensa al randagismo - spiega - si pensa a quello canino , in realtà dalle statistiche almeno nel centro nord Italia il randagimo miagola. Abbiamo un numero molto più alto di gatti abbandonati ma gli amministratori pubblici, per leggi farraginose e poco chiare investono prevalentemente sui canili. Per una presenza costante di circa 70/80 cani vengono spesi 200.000 euro, per i gatti dello stesso comprensorio che si stimano siano qualche migliaio si spendono meno di 50.000 euro: un divario che politicamente non vuole essere colmato.

Intanto il gattile già ospita dai 170 ai 200 gatti, numero che non può aumentare anzi come da ultime prescrizioni Ausl deve diminuire. Ogni anno dal gattile gestito dall’E.n.p.a. passano all’incirca 1000 gatti e altri 450 sono quelli alimentati nelle colonie dislocate sul territorio.

In questa realtà abbiamo avuto anche quest’anno la botta finale: il comune di Cesena ci ha tolto 5.000 euro ed ora abbiamo finito i soldi e non sappiamo come fare per sfamare i randagi per curarli per aiutarli».

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