Imposta di successione esente fino a un milione per i beni al coniuge e ai parenti in linea retta

Rimini

Ho ereditato per testamento un appartamento da mio cugino. Nel testamento è però previsto di lasciare l’inquilino gratuitamente nell’appartamento. Per tale motivo è stato formalizzato e registrato un contratto di comodato. Nel contratto è previsto il pagamento dell’IMU a carico dell’inquilino. Nel 2013 l’inquilino, in sede di calcolo dell’IMU, è risultato esente dal pagamento in quanto risultava un importo al di sotto dei 20mila euro.

In realtà, la possibilità del pagamento dell’IMU a carico del comodatario, che potrebbe trovarsi nella condizione di poter avere le agevolazioni prima casa, è stata prevista solo in caso di comodato a favore di parenti in linea retta. Peraltro l’agevolazione è possibile solo se i Comuni deliberano in tal senso. Nel caso in oggetto potrebbe prevedersi, come accordo interno tra le parti, un rimborso per l’IMU pagata.

Ho ereditato da mia suocera, per testamento, l’usufrutto vitalizio di un immobile ad uso commerciale. L’Agenzia delle Entrate mi ha inviato la richiesta di pagamento, entro 60 giorni, di un’imposta di successione molto elevata. Tutto ciò è corretto?

Purtroppo sì. L’imposta di successione è esente fino ad un valore di un milione di euro per i beni lasciati al coniuge e ai parenti in linea retta. Nel suo caso invece, oltre a pagare l’imposta ipotecaria e catastale nella misura complessiva del 3% (dovute in misura fissa di euro 200,00 ciascuna solo in caso di agevolazioni prima casa) al momento della presentazione della dichiarazione di successione, deve pagare anche l’imposta di successione vera e propria, liquidata dall’Ufficio nella misura del 6%.

Sono nell’Arma dei Carabinieri. In attesa di trasferimento, ho in progetto di acquistare a breve un appartamento come prima casa, a Ravenna dove sono nato e dove desidero tornare. Posso, nel frattempo, concedere in affitto questo appartamento, considerato che, come credo, essendo un militare non sono tenuto ad assumervi la residenza?

Per il personale in servizio permanente nelle forze armate o nella forze di polizia ad ordinamento militare, non è previsto l’obbligo di prendere la residenza nel Comune dove si trova l’immobile, per usufruire delle agevolazioni “prima casa” nell’acquisto di un immobile ad uso abitativo. Analoga possibilità è prevista per l’esenzione dall’IMU, sussistendo gli altri requisiti.

Mio padre ha donato ai suoi quattro figli il lastrico solare, così che ognuno dei figli ha costruito il suo appartamento. Ha lasciato inoltre un piccolo spazio condominiale adibito a parcheggio. In seguito, dopo la morte di mio padre, ma non di mia madre, due dei miei fratelli hanno venduto il loro appartamento. Ai nuovi inquilini i miei fratelli hanno detto che non vendevano anche lo spazio condominiale. Chiedo se questo è sufficiente, o se tutti i condomini sono proprietari di questo spazio.

Il problema, in questo caso, non è il fatto che il bene sia condominiale ma la natura di quel bene condominiale. Il regime giuridico dei posti auto è abbastanza complesso ed è stato oggetto di numerosi interventi legislativi. Per darle una risposta attendibile, dunque, sarebbe necessario verificare il titolo in base al quale sono stati costruiti, l’anno di costruzione e consultare gli atti di vendita stipulati dai fratelli.

PER QUESITI SCRIVERE A: consiglioravenna@notariato.it

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