Metromare, Uil: «Le sperimentazioni andavano fatte prima di aprirlo»

Rimini

RIMINI. «Con la sicurezza dei cittadini non si scherza». I sindacati Uil e Uiltrasporti di Rimini chiedono più attenzione per l’infrastruttura del Metromare, e ribadiscono che «le sperimentazioni andavano fatte prima». Ieri sera, infatti, si è svolta la simulazione di emergenza sul Metromare, sintomo che, secondo i sindacati, «qualcosa si sta muovendo». Ancora, tuttavia, c’è molta “strada” da fare. «Ancora attendiamo la risposta in merito a quanto evidenziato dal responsabile della Polstrada - dichiarano Giuseppina Morolli e Saverio Messina, rispettivamente segretaria Cst Uil Rimini e segretario generale Uil trasporti Romagna - in merito al Codice della strada, a causa all’incertezza della classificazione del percorso su cui corre il Metromare, che nel caso si confermasse inapplicabile o anche solo in parte applicabile aprirebbe ulteriori criticità».

Come ricordano i sindacalisti, in passato avevano già paventato l’eventualità che il Metromare non fosse propriamente sicuro, ragion per cui, in relazione alle prove effettuate ieri, ribadiscono «che le nostre osservazioni erano giuste, quindi le verifiche andavano fatte prima di aprire il metromare ai cittadini, le sperimentazioni non si possono fare a posteriori». «Vi poniamo e ci poniamo questa domanda - proseguono i sindacati - nel qual caso ci fosse stata l’apertura di una scuola si sarebbe aperta senza tutte le agibilità?». Nell’attesa degli esiti delle verifiche, Uil e Uil trasporti ricordano l’impegno espresso in occasione dell’incontro in prefettura di dicembre tra tutti i soggetti interessati, e ribadiscono la volontà di «affrontare il tema della sicurezza, perché caparbi come siamo non molleremo. Non si può essere superficiali sulla sicurezza dei cittadini e dei lavoratori».

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