Macfrut 2024 a Rimini: uno sguardo sul futuro dell’ortofrutta VIDEO GALLERY

“Gli imprenditori dell’ortofrutta, dell’agroalimentare, dell’agroindustria, sono l’orgoglio di questa Nazione”. Parole nette in sostegno del settore ortofrutticolo da parte del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida nel corso dell’inaugurazione della 41esima edizione di Macfrut, fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta che ha aperto i battenti questa mattina al Rimini Expo Centre. “Gli imprenditori di questo settore sono coloro che hanno tenuto in piedi la percezione della qualità – ha proseguito il Ministro - che viene associata naturalmente all’Italia. Fiere straordinarie come questa mi danno la possibilità di incontrare centinaia di imprenditori, che con la ricerca, l’innovazione e la garanzia di qualità dei propri prodotti si mostrano al mondo. E si presentano non solo alle nazioni più ricche, che possono acquistare beni di pregio, ma anche a quelle più povere che vogliono sviluppare qualcosa che assomiglia al nostro modo di alimentarci, di produrre e di vivere. Qui, a Macfrut c’è una vocazione che anticipa la visione più generale del Piano Mattei”.

Tra gli intervenuti anche Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna. “Dopo Cibus ieri, oggi Macfrut: un altro appuntamento di livello internazionale, punto di riferimento per tutto il settore dell’agroalimentare nel mondo. Da Parma a Rimini, L’Emilia-Romagna si conferma regione leader nel food: con solo il 7,5% della popolazione, l’export del nostro food ha superato i 10 miliardi di euro lo scorso anno, seconda voce dopo la meccanica e i motori. Merito di un sistema che sa lavorare insieme: delle aziende che ci mettono passione, qualità e investimenti, mentre come Regione abbiamo spinto tantissimo sulla promozione internazionale e sugli incentivi alla transizione digitale ed ecologica”.

Momento importante della giornata la consegna del Premio Macfrut 2024 a Roberto Luongo già Direttore Generale di Ice Agenzia. A consegnarlo il Ministro Lollobrigida insieme a Lorenzo Galanti Direttore Generale di Ice Agenzia. “E’ difficile in queste circostanze trovare le parole, se non rimarcare il grandissimo piacere di raccogliere i frutti dell’impegno messo nel corso degli anni con Ice. Macfrut, lo sottolineo da sempre, non deve aver timore di nessuna fiera mondiale. Avevo annunciato che Macfrut avrebbe potuto ambire a un ruolo da protagonista nel contesto fieristico mondiale grazie al supporto di tutti i soggetti della filiera, posso dire che siamo sulla giusta strada”.

Dopo il taglio del nastro nello stand Ismea/Masaf, si è tenuto il convegno su “Le priorità del mondo agricolo nella nuova Europa”. Una tavola rotonda e un confronto su temi di grande attualità per il comparto come il futuro della qualità, della sicurezza, dei controlli e soprattutto della giusta dimensione economica e redditualità legata a chi opera nel settore del primario. Un momento istituzionale aperto dal Ministro Francesco Lollobrigida, e che ha visto susseguirsi gli interventi: Cristiano Fini Presidente Cia nazionale, Massimiliano Giansanti Presidente Confagricoltura nazionale, Ettore Prandini Presidente Coldiretti nazionale, Livio Proietti Presidente Ismea, Marco Riccardo Rusconi Direttore Aics, Luigi Scordamaglia Amministratore Delegato Filiera Italia, Lorenzo Galanti Direttore Generale Agenzia Ice e Renzo Piraccini Presidente Macfrut. Punti di vista che hanno cercato di mettere sul tavolo del confronto le idee, le prospettive, gli strumenti e le opportunità di crescita, in termini di qualità, export e visibilità del comparto agroalimentare e agroindustriale.

Grandi numeri

Da oggi a venerdì 10 maggio il centro fieristico di Rimini è monopolizzato dalla rassegna internazionale dell’ortofrutta. Giunta all’edizione numero 41, tutto nacque a Cesena dalle ceneri della Settimana Cesenate e, nel 1984, si tenne la prima edizione incentrata su Macchine e Frutta. Due parole che, contratte, dettero origine al nome Macfrut. Da allora, la rassegna è cresciuta a dismisura e oggi conta 1.400 espositori provenienti da tutto il mondo.

«Abbiamo avuto un aumento di richieste del 20% di spazi espositivi - afferma il presidente di Cesena Fiera, Renzo Piraccini - tanto che abbiamo occupato anche tutta l’area davanti all’ingresso tradizionalmente dedicata alle inaugurazioni. Ma questo è un bene, significa che la fiera è viva e le aziende vogliono esserci. Lo scorso anno abbiamo registrato poco meno di 50mila presenze e credo che nel 2024 sia un traguardo di nuovo raggiungibile. Oggi abbiamo un ulteriore miglioramento della logistica: il mezzo più veloce e comodo per venire in fiera è il Frecciarossa, con la stazione dedicata e molti treni che si fermeranno provenendo sia da nord che da sud. Inoltre, abbiamo organizzato 34 pullman di visitatori da tutte le parti d’Italia, contro i 14 dello scorso anno. Senza contare tutto lo sforzo logistico che abbiamo messo in piedi per facilitare i visitatori esteri».

Per l’ortofrutta romagnola il momento non è dei migliori, con problemi strutturali che riguardano il ricambio generazionale. E ormai il primo problema dei produttori non è tanto il mercato, ma il meteo. «Non solo in Romagna, ma a livello nazionale fino a qualche anno fa il problema principale delle aziende era vendere il prodotto al miglior prezzo superando i nodi dei surplus produttivi. A volte i prezzi erano bassi perché c’erano eccedenze. Oggi non è più così, ora dobbiamo far fronte a una serie di ostacoli impensabili fino a 10 anni fa: mancanza di manodopera, clima sempre più mutevole, lunghi periodi di siccità, difficoltà nel ricambio generazionale, carenza di principi attivi nella lotta a parassiti e malattie. Tutto questo sta causando grosse mancanze di prodotto, per cui oggi il nodo è riuscire a produrre, ancor prima che vendere. L’Unione europea rischia di diventare un importatore netto di ortofrutta, ecco perché è indispensabile mettere in campo azioni, anche politiche, che favoriscano il nostro mondo produttivo» precisa Piraccini.

Le aziende che espongono a Macfrut sono per lo più di media dimensione, ben organizzate, con mercato anche estero, ma non necessariamente globale. «Le ultime vicissitudini geopolitiche ci hanno messo di fronte tutti i limiti della globalizzazione, nonché i problemi logistici che da un giorno all’altro possono mettere in ginocchio un settore. Ecco perché è necessario aprire i propri orizzonti, ma senza credere che il “dio” mercato possa risolvere tutti i problemi».

Macfrut investe tantissimo nel promuovere e divulgare la ricerca. Sono stati organizzati nuovi saloni per fare il punto sulle novità dal fronte dei prodotti arricchiti, salutistici, nonché delle novità tecniche delle attrezzature dal campo alla conservazione. Alla fiera possono partecipare non solo i commerciali di una azienda, ma anche i responsabili della ricerca e sviluppo perché qui capiscono quale direzione sta prendendo il settore.»Noi facciamo del nostro meglio - commenta il presidente - e voglio ringraziare tutto il team di Cesena Fiera, costituito per lo più da ragazzi e ragazze giovani e pieni di entusiasmo».

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