RIMINI. «Europa Verde Rimini interviene nel dibattito sulla presenza del lupo (Canis lupus) nel territorio provinciale, ribadendo la necessità di affrontare la questione con responsabilità, dati scientifici e un approccio non emergenziale, in linea con gli obiettivi di conservazione della biodiversità europea». Dopo le uscite dei giorni scorsi di diversi esponenti politici tra cui anche il deputato del Pd Andrea Gnassi e il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad (che è anche presidente della Provinica), Europa Verde Rimini invita a non demonizzare ma al tempo stesso chiede indennizzi sui costi diretti e indiretti.
«La ricomparsa e l’espansione del lupo, specie protetta e pilastro degli ecosistemi appenninici, è un successo della conservazione, non una minaccia da eradicare,” affermano Simona Pronti e Claudio Cerquetti, Coportavoce del gruppo provinciale. «Comprendiamo e non sottovalutiamo le preoccupazioni dei cittadini e, soprattutto, degli allevatori che subiscono danni, ma l’unica strada efficace è la gestione del conflitto attraverso la prevenzione, non la demonizzazione di un animale selvatico»
Europa Verde «ritiene che la risposta alle problematiche debba concentrarsi su misure strutturali e finanziamenti mirati, rifiutando categoricamente ogni richiesta di abbattimento che è contraria alla legislazione nazionale ed europea e inefficace nel lungo termine».
Tre i punti toccati:
«1. Sostegno Totale alla Zootecnia Sostenibile e Preventiva:
• Investimenti in Prevenzione: Chiediamo alla Regione Emilia-Romagna e alla Provincia di Rimini di semplificare e potenziare l’accesso ai fondi per l’installazione di recinzioni elettrificate mobili e fisse di ultima generazione e per l’acquisto di cani da guardiania addestrati (pastori maremmani abruzzesi).
• Indennizzi Celeri ed Equi: L’iter per gli indennizzi dei danni subiti deve essere drasticamente accelerato e semplificato, coprendo integralmente non solo il valore diretto del capo perso, ma anche i costi indiretti (veterinari, smaltimento, mancato reddito).
2. Formazione e Corretta Informazione Cittadina:
• È fondamentale contrastare la disinformazione che alimenta l’isteria collettiva. Chiediamo alle Amministrazioni Comunali di attivare campagne informative chiare e basate su dati ISPRA e CNR, per educare la popolazione sulle corrette norme di comportamento in presenza di fauna selvatica e per prevenire l’abitudine del lupo al cibo umano (fenomeno del lupo confidente).
3. Monitoraggio Scientifico e Intervento Selettivo sui “Lupi Confidenti”:
• La gestione di esemplari che si avvicinano troppo ai centri abitati per cercare cibo (i cosiddetti “lupi confidenti”) deve avvenire rigorosamente tramite i protocolli scientifici di ISPRA. Questo può includere l’uso di tecniche di dissuasione non cruente o, nei rari casi di reale pericolo e dopo attenta valutazione, la traslocazione o il ricovero in strutture idonee.
L’abbattimento non è la soluzione».
«Chiediamo al Governo e alle istituzioni locali di non cedere alle pressioni di chi vuole soluzioni semplicistiche e violente», conclude la nota, «La vera convivenza si basa sul rispetto della biodiversità e sull’uso intelligente delle risorse per proteggere sia la fauna che le attività economiche e la sicurezza dei cittadini. Non mettiamo i lupi sul banco degli imputati; investiamo in una gestione moderna ed ecologica del territorio».