Abbattimento pini malati

Rimini

CERVIA. Gli alberi sono la nostra fonte vitale di ossigeno, di fresco (da un calore sempre più alto), di aria più salubre (gli alberi diminuiscono lo smog delle auto), mantengono il terreno più sano (che assorbe più acqua durante i nubifragi) oltre essere un’attrazione turistica per una località come Cervia. Degli alberi si sono ammalati e cosa vogliono fare i nostri governanti? Abbatterli! Quando si ammalano persone queste non vengono abbattute ma curate. Se lasciati soli i pini ammalati morirebbero tutti allora noi esseri umani di oggi non saremmo mai nati perchè gli alberi si sarebbero estinti ere geologiche fa. Invece la natura è forte e ogni essere di questo pianeta si ammala più volte nel corso della sua esistenza; la maggioranza degli alberi sopravviverebbero da soli e l’uomo dovrebbe intervenire per diminuire gli alberi da abbattere, non l’incontrario. L’anno scorso a Marradi si sono ammalati così tanti castagni e così tanto che, a detta di un marradese con cui ho parlato, hanno raccolto così poche castagne che praticamente hanno saltato una stagione (“abbiamo stretto la cinghia”). Questo anno è stata una stagione normale, con un buon raccolto, perchè i marredesi non hanno giustamente abbattuto gli alberi ammalati ma si sono presi cura di loro e li hanno portati alla guarigione. Sono anni che pseudogiardinieri riducono le chiome degli alberi. Ce la hanno insegnata alle elementari la fotosintesi clorofilliana. Le foglie assorbono luce e anidride carbonica e assieme alle sostanze del terreno assorbite dalle radici assumono i nutrienti di cui necessitano. Un albero con la chioma “castrata” respira meno, come un minatore con il carbone nei polmoni, e di conseguenza è più debole; per questo sempre più alberi si seccano e quando ci sono forti temporali molti cadono. Perchè, secondo le disposizioni del comune, prima si devono abbattere gli alberi e dopo attuare cure sugli altri? Consiglio ai cittadini Cervesi di aprire una campagna NO ALL’ABBATTIMENTO e per chi abita nelle zone interessate di fare blocco comune, non abbattete i pini delle vostre case, e chiedete l’intervento del WWF.

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