Legacoop: "Allungare il periodo di salvamento a Rimini, una scelta sbagliata"
Legacoop Romagna non condivide la scelta dei comuni costieri della provincia di Rimini di allungare di una settimana il periodo di salvamento.
"Non sussistono infatti condizioni oggettive - si legge in una nota - tali da giustificare una variazione delle tempistiche, già decise e concertate dalla Regione, né meteorologiche né legate a eventi particolari che possano evitare lo svuotamento delle spiagge già in atto.
Le imprese turistiche, a partire dagli alberghi, hanno già cominciato a chiudere o ridurre significativamente l’attività, incentivati quest’anno anche dagli insostenibili rincari delle bollette.
Va registrata inoltre la difficoltà a reperire personale sufficiente per il servizio di salvamento, laddove diversi dipendenti per programmi personali di studio, familiari o lavoro non danno disponibilità a continuare il servizio. Anche l’apertura delle scuole, notoriamente determinante per la stagione, non avviene in ritardo (12 settembre per Lombardia, Piemonte, Veneto, Trento e 15 in Emilia Romagna), mentre sono già stati ridotti i servizi pubblici della raccolta rifiuti e del materiale spiaggiato.
Il Servizio di salvamento, fiore all’occhiello del turismo della nostra regione, è finanziato dalle imprese familiari balneari del territorio (5 milioni di euro annui dalle cooperative dell’Emilia-Romagna).
Un suo allungamento è una scelta che rischia di porre la categoria e le sue cooperative in solitudine rispetto al resto del sistema turistico che sta progressivamente fermandosi.
Siamo da sempre sostenitori e attori di politiche che incentivino l’offerta turistica, ma queste possono avvenire solo con una coinvolgimento operativo di tutta la comunità e con progetti significativi".