Lavoro a Rimini: manca manodopera, assalto al “click day”, prenotati oltre 2000 lavoratori stranieri

Rimini

Lavoratori difficili da trovare. E carenza di personale fenomeno strutturale sia in Italia che in Riviera. E’ la fotografia del mercato occupazionale 2024. Che, nonostante la cancellazione del reddito di cittadinanza, additato da più parti come la causa principale di questa cronica mancanza di nuove figure professionali, si mostra ancora una volta bloccato e privo di giovani disposti ad accettare un impiego stagionale come cameriere, cuoco, o barman. Al punto che le aziende riminesi sono dovute ricorrere alla richiesta di manodopera straniera per poter tappare i buchi d’organico. Puntando tutto sul click day, appuntamento telematico che, il 26 marzo – dopo il rinvio di febbraio -, ha permesso a tanti alberghi, ristoranti, locali della riviera e dell’entroterra di prenotarsi con la speranza di poter assumere, almeno, lavoratori extracomunitari. Ben 2.076 sono state le richieste digitali contate dalla Prefettura e avanzate dalle imprese del territorio: 1.176 relative ad assunzioni stagionali nel settore del turismo, del commercio, ed altro, altre 366 per un impiego come domestico o come operatore socio-sanitario, infine 534 per un lavoro di durata annuale.

L’iter burocratico

Solo domande per adesso. Che non tutte, però, potrebbero essere soddisfatte. Visto che bisogna, prima aspettare la quota di lavoratori stranieri stabilita per Rimini e provincia, quota che presumibilmente verrà stabilita la prossima settimana, oltre alla nazionalità del lavoratore. E poi lo svolgimento dell’iter burocratico, che tra pratiche da esaminare, istruttorie da avviare, e nulla osta delle ambasciate da inviare, potrebbe determinare l’annullamento di altre domande.

Insomma, una situazione che non rende tranquilli gli imprenditori. Visti anche i precedenti. Come quello del click day del dicembre 2023. Quando, su 2.243 domande presentate dalle imprese del Riminese per avere manodopera extracomunitaria, non sarebbe corrisposto alcun arrivo. Tutto questo mentre, come reso noto dalla Camera di commercio, nel trimestre marzo-maggio 2024 le imprese riminesi prevedono di assumere 17.600 lavoratori, per l’83%, però, con contratto a tempo determinato (un tipo di impiego che, per numeri, domina anche nel click day). E col rischio, secondo quanto dichiarato dagli imprenditori, di non riuscire a reperire il 48% delle figure professionali necessarie a completare l’organico: in sostanza un lavoratore su due non verrebbe trovato. Ecco perché il click day diventa uno strumento quasi da ultima spiaggia. Che, però, alla fine potrebbe trasformarsi, anch’esso, in una speranza vana.

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