La moglie maltrattata scappa in Italia: la raggiunge a Rimini e la stupra cinque volte

Ha obbligato la moglie, fuggita dal loro paese d’origine perché vittima di continui maltrattamenti, a diventare la sua schiava sessuale. E se si ribellava erano minacce, insulti, aggressioni fisiche. Ora l’uomo, un cittadino originario del Magreb, è stato cacciato dalla casa della donna che lo aveva accolto sette mesi fa. I carabinieri gli hanno infatti notificato un’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Manuel Bianchi su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica Luca Bertuzzi. I reati ipotizzati: maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali.
Su disposizione del giudice il 55enne non potrà avvicinarsi alla donna a meno di un chilometro e non dovrà farsi vedere nei luoghi abitualmente frequentati dalla consorte.
La storia
La vita della signora è ritornata ad essere un inferno all’inizio di questa estate. Da qualche mese, infatti, aveva acconsentito che l’uomo, in Italia per una vacanza, la raggiungesse nel Riminese dove vive con le due figlie. Le condizioni per il ricongiungimento erano chiare: l’uomo non doveva chiederle nulla, non doveva farle del male e non doveva pretendere di avere rapporti sessuali. Pochi giorni di convivenza e la donna aveva capito d’aver commesso un grave errore nel concedergli tanta fiducia. Fin da subito, infatti, si è dimostrato possessivo ed ha iniziato a pretendere, sotto la minaccia di un coltello, rapporti sessuali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso il 9 di luglio quando, dopo averla scaraventata con forza contro il muro di casa, provocandole una lesione ai polsi, impugnando sempre il coltello l’aveva violentata. Quando il marito l’ha liberata, senza pensarci su due volte, dopo aver annunciato le sue intenzioni ai fratelli, è corsa in caserma dai carabinieri e l’ha denunciato. Da qui è iniziata l’indagine che lunedì scorso ha portato all’esecuzione del provvedimento restrittivo. Martedì il marito difeso di fiducia dall’avvocato Pasquale Fistetti del Foro di Brindisi, comparso davanti al giudice per l’interrogatorio di garanzia, avrebbe negato tutte le accuse mosse dalla moglie.