Da Ventimiglia a Itaca a piedi in 13 anni di trekking, l’impresa dei Podoeroi VIDEOGALLERY














RIMINI. Ulisse restò 20 anni lontano da Itaca. Il gruppo di camminatori “I Podoeroi” è attivo da 20 anni e nei giorni scorsi ha completato un percorso che da Ventimiglia (al confine fra Italia e Francia), si è concluso nell’isola del protagonista dell’Odissea, più di 2.500 chilometri. In questo caso sono bastati “solo” 13 anni di trekking: montagne, altipiani, colline, pianure, villaggi, paesi, città. In media tre spostamenti l’anno con 4-5 tappe di 20-25 chilometri al giorno ma in certi casi si sono toccati i 35 (percepiti 50...).
La difficile organizzazione
La formula è semplice: si parte da dove si è finito l’ultima volta, si arriva da dove si comincerà quella successiva. Semplice come schema, più difficile come logistica perché nei posti più sperduti toccati dai podoeroi posti letto e mezzi di trasporto non si trovano facilmente, specialmente per un gruppo di 20-25 persone. Zaino in spalla, sotto la neve, sotto la pioggia, sotto il sole cocente, sferzati dal vento o in mezzo alla nebbia. Ai piedi scarponi alti o bassi, sandali e in qualche caso ciaspole. Ma c’è anche chi ha scalato il monte Nirito, la cima più alta di Itaca a 806 metri di altitudine, saltellando con gli infradito sulle rocce...
A guidare il gruppo c’è Aldo Terzi, già comandante della forestale di Rimini, bolognese di origine ma da decenni residente a Rimini, assistito da un team che lavora sulle tracce del percorso, sulla logistica e sugli altri aspetti importanti del viaggio. Gli aderenti sono una sessantina in rappresentanza di quasi tutti i lavori e le professioni: dal medico al vigile del fuoco, dal geometra all’operaio, dall’ingegnere al bancario, dall’insegnante all’idraulico (anche se con il passare del tempo molti di questi hanno acquisito lo status di pensionati). Rimini, Riccione, Misano, San Giovanni in Marignano: quasi tutti i podoeroi sono della provincia di Rimini ma c’è anche chi viene dal Cesenate come l’assessore comunale di Cesena Andrea Bertani. Così come lavorano a Cesena anche i due docenti di Unibo Stefano Severi ed Emanuele Domenico Giordano.
Per completare il percorso che porta a Itaca i più tenaci hanno deciso di partire in barca a vela dall’ultimo punto toccato in Italia, cioè Brindisi. A sud di Cefalonia è avvenuto il ricongiungimento con il gruppo che è approdato in Grecia in aereo ed è così iniziato un percorso a piedi che ha toccato Argostoli, Agia Efimia, Assos e Fiskardo e poi, dopo un trasferimento in barca sull’isola di Ulisse, Frikes, il monte Nirito (dove si è svolta una piccola cerimonia conclusiva) e Vathy. In cammino con una bandiera italiana e una greca i nostri camminatori (questa volta in 19) hanno finito la lettura dei canti dell’Odissea e hanno riscosso ovunque tanta simpatia e la classica domanda, declinata in più lingue: chi ve lo fa fare?... Sul traghetto di ritorno entusiasmo e tanti applausi da alcuni turisti che hanno apprezzato il concerto improvvisato con la chitarrina d’ordinanza: oltre all’inno ufficiale dei podoeroi, si è pescato nei repertori di cantautori come Dalla e De Gregori e quando i camminatori hanno intonato “Nel blu dipinto di Blu” anche un gruppo di olandesi si è unito al coro.
I nuovi progetti
«In questi vent’anni di cammino», spiega Terzi, «i podoeroi sono diventati uomini maturi ma è rimasto inalterato l’entusiasmo e il desiderio di camminare lungo nuovi sentieri nella certezza che ogni viaggio porterà nuovi incontri e fruttuose relazioni. Come l’Ulisse di Dante che trasforma i remi della sua nave in ali per poter raggiungere nuove terre ignote così i podoeroi continueranno a trasformare i propri piedi in ali per nuove sfide di cammino; nei nuovi progetti troveranno posto anche alcune idee per la valorizzazione del territorio riminese».