«Gli anni di Mozart e di tutti i personaggi della Baia, la seconda metà degli anni Settanta, sono stati l’inizio di tutto». Il ricordo di Linus, direttore di Radio Deejay, riporta subito alle notti di Gabicce e della Riviera, mentre annuncia «un risveglio un po’ così», segnato dalla notizia della morte di Claudio Rispoli, dj Mozart, scomparso a 67 anni.
«È un peccato che il grosso della gente non sappia, non ricordi i loro nomi: sono stati i padri di tutti noi», sottolinea, indicando Mozart come uno dei fondatori della cultura del dj da discoteca in Italia. Non solo dj ma anche musicista e produttore di grandi successi con Double Dee, Jestofunk, ecc. «Lui è stato il capostipite del dj da discoteca, io mi sento più un dj radiofonico: sono due cose molto diverse. Erano una generazione curiosa che faceva questo lavoro con la stessa intenzione dei musicisti».
Nato ad Ancona nel 1958, formato al pianoforte al Conservatorio Rossini di Pesaro, Rispoli aveva trasformato la solida base classica in un linguaggio nuovo, tra funk, soul e black music, dalla Baia degli Angeli ai club di mezza Europa. «Io Claudio l’ho conosciuto bene - ricorda Linus -. Ho passato un sacco di serate con lui: il piacere era stare in macchina a chiacchierare fino a notte fonda».
Dietro la figura schiva, aggiunge, c’era «un carisma enorme: se non lo conoscevi sembrava assolutamente normale, poi capivi che aveva qualcosa di più. Per me fa parte del mio Pantheon, sotto ogni punto di vista» conclude.
mary cianciaruso