Arrestato l’ultima volta a febbraio perché trovato in possesso di un chilo di cocaina, chiede il rinnovo del permesso di soggiorno per lavorare, ma la Questura di Rimini in estate glielo nega. Sul caso nei giorni scorsi si è espresso il Tar, che ha rigettato il ricorso contro Questura e Ministero dell’Interno presentato da un 24enne albanese, difeso dall’avvocata Sonia Giulianelli, condannandolo al pagamento delle spese di causa pari a 2mila euro. Secondo la difesa del giovane, il provvedimento impugnato sarebbe stato assunto in mancanza di condanne, ma solo sulla base di denunce che non sarebbero sufficienti a fondare il rigetto del rinnovo del permesso di soggiorno. Secondo il Tar, che ha ritenuto il ricorso infondato, «non è necessario che lo straniero sia stato condannato per uno dei reati indicati, potendo l’amministrazione ritenere il medesimo, minaccia per l’ordine pubblico o la sicurezza dello Stato anche sulla base di altri elementi, purché debitamente e chiaramente rappresentati nel provvedimento amministrativo.
Rimini, in manette per un chilo di cocaina, il Tar gli nega il permesso di soggiorno
