Il vituperato mestiere dell'autista del bus: "Non sarà l'Eden, ma non è mica l'inferno"

Contro la carenza di autisti di autobus, che sta facendo saltare tante corse - circa il 3% di quelle totali programmate nei primi due mesi di quest’anno - soprattutto nel bacino di Forlì-Cesena, dove il problema è molto più pesante rispetto agli altri territori, “Start Romagna” prova a giocare una seconda carta. Oltre a confermare il sistema di reclutamento del personale attraverso il progetto speciale “Scuderia”, che mira ad alleggerire le spese che deve sobbarcarsi chi vuole conseguire la patente e l’abilitazione per guidare i mezzi di trasporto pubblico, punta sulla comunicazione per contrastare una certa “narrazione” negativa. Quella secondo la quale il mestiere dell’autista sarebbe da evitare quasi come la peste.


Un mestiere vituperato

Dall’azienda lanciano un messaggio forte e chiaro: «Guidare un autobus non sarà forse l’Eden, ma non è neppure l’inferno, come tende a raccontare qualcuno». A breve partirà una campagna di comunicazione che ha proprio la finalità di restituire un po’ di appeal alla professione dell’autista. «Anche qualche spiacevole episodio di cui sono stati vittime conducenti di autobus non aiuta - proseguono da “Start Romagna” - ma va detto che nei nuovi mezzi che stiamo acquistando il posto guida è sempre più isolato, e quindi più sicuro. E comunque questo non è certamente l’unico settore in cui purtroppo può capitare di essere aggrediti».

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