Il peso dell’alluvione sulle scelte del voto in Romagna. Il politologo faentino Ignazi: “Decisivi i delusi”

  • 08 giugno 2024

La prova del nove per il sovranismo, la possibile risalita dei moderati, il test per il centrosinistra, il tema dell’astensionismo e l’incidenza dell’alluvione. La Romagna è chiamata alle urne, per il rinnovo del parlamento europeo e per le elezioni amministrative che interesseranno 59 Comuni romagnoli. Alla vigilia del voto di oggi e domani gli interrogativi sono molteplici, a partire proprio da quanto il fattore alluvione potrà influire sulle scelte degli elettori. A parlarne è il politologo Piero Ignazi, professore dell’Alma Mater dell’Università di Bologna, originario di Faenza, travolta due volte dal fango in appena due settimane nel maggio del 2023. «I temi dell’alluvione, della gestione dell’emergenza e poi dei risarcimenti sono sicuramente un elemento che può condizionare le scelte dell’elettorato - commenta Ignazi -. Questo non gioca a favore dell’attuale Governo visto che non credo che i cittadini romagnoli siano contenti delle scelte dell’Esecutivo. Le forze di Governo rischiano di risentire di questo elemento. Ci sono stati pasticci, anche sulle promesse dei rimborsi, e la scelta del generale Figliuolo non ha premiato in termini operativi. Le urne rappresentano un appuntamento in cui i delusi potrebbero fare sentire la loro voce in termini di scelte».

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