Il “caro diario” scalzato dal blog, maturandi riminesi a tutto social

Rimini

C’è chi ha trascorso la notte in bianco e chi ha «dormito profondamente». Chi è arrivato in aula carico d’ansia e chi, all’opposto, non vedeva l’ora di “togliersi il pensiero”. Ieri, mercoledì 19 giugno, 2.866 alunni del Riminese si sono ritrovati sui banchi di scuola per il via ufficiale alla maturità 2024. Dizionario in mano e foglio protocollo immacolato, tutto da riempire con le conoscenze maturate nei cinque anni di studi superiori.

Ungaretti e Pirandello le due tracce per la proposta A (analisi del testo). Per la tipologia B, il tema argomentativo, spazio a tematiche quali la «Guerra fredda», con un testo dello storico Giuseppe Galasso, la «funzione civile del patrimonio culturale italiano» a cura della costituzionalista Maria Agostina Cabiddu, e il «silenzio» raccontato dalle parole della giornalista Nicoletta Polla-Mattiot. Testo sull’imperfezione di Rita Levi Montalcini e tematica digitale, con l’avvento di social e blog a sostituzione della scrittura diaristica, le opzioni per il tema di attualità (tipologia C). Tra soddisfazioni e amarezze, dubbi ma anche piccole conquiste, ecco l’esordio dei maturandi di Rimini.

Qui liceo Serpieri

La quinta T del liceo Serpieri, indirizzo artistico, è andata a colpo sicuro dopo aver letto le tracce: tripudio per la tipologia C. «Mi sono buttato sull’elogio dell’imperfezione di Montalcini - spiega Lorenzo -. Sono certo di aver tirato fuori qualcosa di buono». Le compagne Gessica e Martina, invece, hanno optato per il tema argomentativo. «Quando ho letto la tematica del diario ho subito capito che avrei scelto quella - racconta Gessica -. Un argomento molto attuale, perché ci ha permesso di parlare dell’assenza di intimità. E del fatto che il diario, scrittura privata, con l’avvento dei social non lo è più». Le fa eco Martina, che invece qualche perplessità l’ha avuta: «Speravo nella violenza di genere». Un’osservazione che i compagni di classe non hanno tardato a sposare: «Avremmo scommesso sul conflitto russo-ucraino e sui femminicidi». Alessandro, anche lui della quinta T, ha azzardato la tipologia B1. «Si parlava di guerra, bomba atomica - spiega lo studente -. Sono partito dalla seconda guerra mondiale, riallacciandomi all’attualità. Mi reputo soddisfatto». A Matteo, l’unico del gruppo frequentante la quinta S, è piaciuta la proposta ungarettiana: «Mi è rimasto impresso come autore. Poi, con il fatto che l’ultima domanda dell’analisi del testo riguardava la guerra, non ho avuto dubbi. C’era parecchio da dire». E la notte? Un mezzo inferno, a sentire i giovani: «Molta fatica a prendere sonno. Ci siamo svegliati varie volte».

Qui il professionale Einaudi

Di tutt’altro spirito sono parsi gli studenti della quinta A dell’Istituto professionale Luigi Einaudi, indirizzo economico. Per loro, la difficoltà di prendere sonno non si è neanche presentata: «Abbiamo dormito sereni. Non ne potevamo più». Le scelte più gettonate sono state la tipologia B e C. «Sono andato a colpo sicuro sulla guerra fredda - racconta Tommaso -. Le conoscenze scolastiche mi hanno aiutato relativamente. Ho usato molto del mio bagaglio». Il compagno di classe Diego, invece, ha preferito approfondire la tematica social: «Il tema sul diario era quello in cui avevo più cose da dire». E le altre tracce? «Non un granché». Gianmarco, non troppo soddisfatto del suo tema sull’imperfezione (C1), spera di far meglio nelle altre prove. Anche per loro, ciò nonostante, qualche argomento all’appello è mancato: «Intelligenza artificiale. Ed anche qualcosa sul conflitto in Palestina».

Qui liceo Cesare-Valgimigli

I maturandi dell’economico sociale del Giulio Cesare-Manara Valgimigli, tutti frequentanti la quinta A, non sono parsi troppo entusiasti della prima prova. «Tracce molto difficili», commenta Kevin. A cui fa eco Francesco: «In certi casi era persino faticoso comprendere che cosa chiedessero. Però gli argomenti erano abbastanza completi». Ci ha pensato la compagna di banco Anita a smentire i colleghi. «Gli argomenti erano molto belli - spiega -. Ho scelto l’analisi del testo su Pirandello, declinando tutto quello che sapevo».

Per la quinta G del linguistico è la giovane Marievee Denise a parlare. La quale non ha nascosto l’ansia accumulata: «Normalmente dormo otto ore. Stanotte a malapena quattro». Anche per lei, la scelta è ricaduta su Montalcini. «Più che conoscenze scolastiche ho adoperato conoscenze personali - racconta -. Spesso puntiamo ad essere studenti perfetti, trascurando quelle che sono le altre passioni all’infuori della sfera scolastica». Il prossimo obiettivo? Centrare le prove che rimangono. «Lo scritto di cinese non mi spaventa - afferma sicura -. Temo molto di più l’orale».

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