I costi della spiaggia: Rimini cresce ma resta una delle mete più abbordabili

Rimini è una delle città più abbordabili dal punto di vista dei prezzi degli stabilimenti: rispetto allo scorso anno, qui i costi sono cresciuti (+ 10%, non poco), ma la città romagnola resta comunque una delle località marittime meno care fra le dieci monitorate, seconda solo a Senigallia e seguita da Lignano Sabbiadoro e Anzio.
Lo rivela un’indagine di Altroconsumo che ha monitorato le tariffe degli stabilimenti balneari dei dieci lidi più popolari d’Italia. Altroconsumo ha analizzato le tariffe per le prime quattro file per il periodo dal 30 luglio al 5 agosto. Per Rimini sono stati contattati (in forma anonima) 50 stabilimenti. Il prezzo medio di ombrellone e due lettini per una settimana è di 144 euro, con un aumento del 10 rispetto rispetto allo scorso anno. Più nello specifico, in prima fila 155 euro, in seconda 147, in terza 139 e dalla quarta 119.
Per quanto riguarda le altre località prese in esame, ad Alassio in media si devono sborsare 329 euro, contro i 134 di Senigallia, la località meno cara tra le dieci dell’indagine. Ma la perla della Liguria non è l’unica ad avere prezzi alle stelle: a Gallipoli si pagano in media 269 euro; 216 euro ad Alghero; a Viareggio servono 200 euro. Cifre che non tutte le famiglie possono permettersi. L’inchiesta di Altroconsumoo mette a confronto le tariffe di quest’anno con quelle dello scorso anno, prendendo come riferimento il costo medio delle prime quattro file. In alcuni casi ci sono buone notizie: a Gallipoli e Palinuro, per esempio, non c’è stato alcun aumento rispetto allo scorso anno. Lievi aggiustatine invece sono state fatte ad Alassio (2%), Anzio (3%), Taormina (3%) e Senigallia (4%). Più elevati, ma in linea con l’inflazione, gli aumenti a Viareggio e Lignano (9%), Rimini (10%) e Alghero (11%).