I balneari di Confartigianato al cardinale Zuppi: «Stiamo vivendo una profonda ingiustizia sociale»

RIMINI
Le concessioni demaniali stanno per scadere e i bagnini chiedono aiuto al cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei). Il confronto si è tenuto lunedì scorso a Bologna. Davanti all’alto prelato c’erano: Mauro Vanni, presidente nazionale di Confartigianato Imprese demaniali, Amilcare Renzi, segretario di Confartigianato Emilia-Romagna e Gianluca Capriotti, segretario di Confartigianato Rimini.
«Ho chiesto questo incontro con l’arcivescovo per sensibilizzare la chiesa emiliano-romagnola e nazionale su un tema, quello dei balneari, che avrà un grande risvolto di carattere sociale, con le aste e i bandi per la futura gestione degli stabilimenti attesi entro fine anno» spiega Vanni che accanto ai panni del bagnino veste anche quelli del diacono.
«Nel confronto con il cardinale Zuppi abbiamo fatto presente i grandi cambiamenti all’orizzonte, che ad oggi rischiano di essere tutti a discapito delle piccole e medie imprese e in favore dei grandi gruppi e dei grandi investitori che si presenteranno a queste aste con una potenza economica impari. Crediamo che questa vicenda entri di diritto fra i temi della Pastorale sociale della Chiesa, che guarda con profonda attenzione ai territori e alle forme di imprenditoria minore, cooperativa e artigiana. C’è una parte di Europa che progetta questo cambiamento senza tenere conto delle peculiarità e dei valori dell’impresa familiare e più in generale della micro, piccola e media impresa, rischiando di trasformare un modello vincente come quello italiano, caratterizzato da oltre il 90% di pmi, in un modello dove vincono i grandi gruppi industriali, i fondi di investimento o comunque i grandi investitori».
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