Furto alla concessionaria d’auto Toyota di Rimini

Rimini

RIMINI. Le auto? Adesso le rubano a pezzi. Una banda di ladri-meccanici ha messo a segno un furto da quarantamila euro ai danni della concessionaria Toyota di via Sassonia, 2 a Rimini. Gli autori del colpo hanno messo in pratica un piano studiato nei minimi dettagli e hanno agito con una precisione che non è esagerato definire chirurgica considerata l’abilità con la quale hanno asportato dalle vetture in esposizione cinque batterie “elettriche” e un serie di fari a led. Si tratta di costose componenti d’auto che vanno ad alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio legato allo sviluppo del settore delle auto ibride. Si stima che i danni per un singolo furto da batterie di quel tipo si aggiri attorno ai settemila euro, ma spesso le spese per il ripristino del “pacchetto” sono anche maggiori.

I ladri sono entrati in azione, stando alla ricostruzione della polizia che indaga sull’accaduto, nella notte tra sabato e domenica scorsa. Hanno tagliato la rete della recinzione e una volta entrati nell’area della concessionaria hanno tranciato i fili dell’illuminazione oscurando di colpo tre lampioni che solitamente illuminano le vetture. Nonostante il buio, e quindi al riparo delle telecamere di sorveglianza, i ladri-meccanici si sono messi all’opera, indisturbati. Concentrati, come si diceva, soltanto sui pezzi di ricambio più pregiati (non si esclude neppure il furto su commissione) e del tutto disinteressati, invece, alle auto ibride in sosta (ancora prive di immatricolazione), complicate da portare fuori dalla concessionaria e da nascondere, difficili da rivendere.

Un nuovo traffico in rapida ascesa che fa impallidire il ricordo dei ladri delle vecchie autoradio: alle batterie di ricarica delle macchine elettriche e ai fari led si aggiungono a volte altre componenti come volanti multifunzione e navigatori satellitari. Una volta smembrate le auto, i ladri se ne sono andati attraverso il “buco” nella recinzione, non prima di avere caricato a una a una le batterie probabilmente a bordo dello stesso furgone con il quale si sono dileguati. Soltanto domenica, dopo il tramonto, qualcuno ha notato il “guasto” alle luci del piazzale e, una volta sul posto, il titolare ha dato l’allarme. Gli autori del colpo, stando a un primo sopralluogo, non hanno lasciato indizi utili alla loro identificazione. L’invito ai possessori di vetture a basse emissioni è di prestare attenzione nel parcheggiare in zone isolata: la banda potrebbe essere ancora nei paraggi.

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