Fenicottero in marcia in spiaggia da Pesaro a Rimini dopo esseri perso. Il Cras: “Così lo abbiamo salvato dalla folla e dai selfie” VIDEO

Rimini

Da Pesaro a Rimini, fenicottero salvato dalla folla. Ecco la cronaca di un viaggio interrotto. Era diretto alle saline di Cervia, un habitat a lui congeniale ma, giunto a larghe falcate nello specchio d’acqua antistante il lungomare Tintori, ha visto terminare anzitempo la sua avventura, a causa della curiosità dei bagnanti che ha costretto i referenti del Cras (centro recupero animali selvatici) a intervenire per sottrarlo a attenzioni che, a ridosso dei festeggiamenti per il Ferragosto, potevano mettere a rischio la sua incolumità. Il Capodanno dell’estate è finito prima di cominciare per un giovane esemplare di fenicottero. Tutto ha avuto inizio lunedì scorso, quando è stato avvistato nelle Marche, sia sulle spiagge di Ponente a Pesaro che a Fano. Una comparsa, la sua, che ha suscitato grande curiosità scatenando la reazione social dei villeggianti che hanno postato foto e video a tempo record. In molti pensavano che avesse un’ala rotta visto che, anziché volare, camminava lungo la battigia incurante della mucillagine.

La folla intorno

La realtà era molto più semplice: questo volatile era in cerca di cibo, ed anzi secondo alcuni esperti potrebbe essere uno dei giovanissimi uccelli fuggiti dalla Sicilia di Sud-Est dopo l’incendio divampato, a fine luglio, nella riserva naturale dei Pantani Cuba e Longarini. Peccato che, una volta giunto a Rimini, dopo esser stato immortalato da Riccione a Bellaria passando per San Mauro, la pressione da red carpet sia diventata insopportabile. A nulla è valso il tentativo di alcuni bagnanti e persino dei marinai di salvataggio di scortarlo per ampi tratti della sua passeggiata, facendo scudo alla folla che si assiepava intorno. Non sono mancate pagine commoventi nel diario di bordo dei vacanzieri, come la signora che l’ha affiancato fino al canale del Ventena, tenendo a bada la gente, finché non trovando un passaggio via terra l’uccello è tornato a riva, ha mangiucchiato qualcosa tra gli scogli e, come racconta la testimone, «mentre io ero preoccupata su come potesse proseguire – meraviglia - lui ha disteso le ali e ha attraversato tutta la spiaggia di Portoverde approdando nei pressi della foce del Conca». Un momento di magia, lo ha definito l’incredula spettatrice a cui sono scese «lacrime di sollievo, con i presenti che esplodevano all’unisono in un “Ooohh” collettivo». Ma come sta ora lo sfortunato viaggiatore? Lo chiediamo alla referente del Cras, Clara Corbelli.

Corbelli, il fenicottero risulta in buone condizioni?

«Assolutamente sì, a parte il grande stress di cui è stato vittima e che ci convinti ad accoglierlo presso la nostra sede, a partire dalla vigilia di Ferragosto. Nonostante le continue raccomandazioni, lanciate attraverso social e Publiphono, la gente non gli ha mai concesso tregua. Una situazione incresciosa, quella che ha patito, che ci ha costretto a attivare il recupero».

Perché ha affrontato questo lungo viaggio via sabbia?

«È un esemplare perfettamente in grado di volare, ma come tutti i giovani voleva riposarsi dopo aver macinato una lunga tratta. Si è allontanato dal gruppo con ogni probabilità in cerca di cibo ma il fatto che camminasse ha fatto ipotizzare a tutti che fosse in difficoltà accrescendo la confusione generale. Ci hanno tempestato di domande e abbiamo fornito le spiegazioni del caso, invitando a lasciarlo fare ciò che si sentiva, ma l’appello è caduto nel vuoto. Morale? Non gli è stato consentito, tra schiamazzi e selfie a raffica, di rinfrescarsi e di rifocillarsi, come d’abitudine, nell’acqua bassa».

Quanti anni ha?

«Possiamo dire che è giovane perché è ancora grigio e, quindi, non ha ancora effettuato la muta che (a partire dai tre anni, ndr) gli donerà il caratteristico piumaggio rosa».

Quando sarà liberato?

«Al più presto».

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