Federconsumatori: “Affitti brevi: in Emilia-Romagna dilagano i self check-in illegali”
- 06 maggio 2025

La Fondazione Isscon e Federconsumatori Emilia Romagna hanno aggiornato la ricerca sulla regolarità e la sicurezza degli affitti brevi nelle provincie emiliano-romagnole, concentrandosi in questa analisi sul self check-in nelle diverse province della nostra Regione. Come già rimarcato in un recente rapporto nazionale di Isscon, cresce in generale il peso dei grandi gestori di immobili, con decine o centinaia di appartamenti gestiti, quasi sempre per conto dei proprietari. “Quella del self check-in - sottolinea Federconsumatori - è una modalità diffusa in modo massiccio proprio in queste realtà, incapaci di gestire il ricevimento “tradizionale”. Nella ricerca nazionale, basata sui dati di otto grandi città italiane, su 7.500 appartamenti in affitto breve presenti su Airbnb, ben il 41,5% risultava avere il self check-in come unica modalità di accoglienza. Con questo meccanismo, va ricordato, il cliente non ha contatti diretti con l’affittuario; generalmente viene fornito al cliente un codice da digitare in una tastiera, posta all’ingresso del condominio e, nelle città dove è ancora consentito, mediante la
Key-box.
In Emilia-Romagna
Ecco la situazione del self check-in in Emilia-Romagna rilevata in questi giorni da Isscon e Federconsumatori Emilia Romagna. La verifica ha riguardato le città capoluogo e porzioni della provincia. A Bologna ha riguardato solo il centro storico e alcuni quartieri, in prevalenza la Bolognina. Su 7.794 strutture monitorate 2.802, il 36%, risultano avere come modalità di accoglienza il self check-in. Va detto che i capoluoghi hanno sempre numeri maggiori rispetto alla provincia, come ben dimostrato dal dato di Bologna. Ecco i dati dei diversi territori.
- Bologna Centro Storico: su 925 strutture, 436 (47%) sono dotate di self check-in.
- Bologna quartieri esterni al centro: su 499 strutture, 196 (39%) sono dotate di self check-in.
- Ferrara provincia: su 957 strutture, 308 (32%) sono dotate di self check-in
- Forlì Cesena provincia: su 899 strutture, 256 (28%) sono dotate di self check-in.
- Modena provincia: su 981 strutture, 404 (41%) sono dotate di self check-in.
- Parma provincia: su 959 strutture, 417 (43%) sono dotate di self check-in.
- Piacenza provincia: su 186 strutture, 58 (31%) sono dotate di self check-in.
- Ravenna: su 919 strutture, 268 (29%) sono dotate di self check-in.
- Reggio Emilia: su 501 strutture, 133 (27%) sono dotate di self check-in.
- Rimini: su 968 strutture, 326 (34%) sono dotate di self check-in.
“Un meccanismo illegale”
“Ribadiamo ancora una volta - insiste Federconsumatori - che il self check-in è un meccanismo vietato e illegale. Anche con una circolare del 18 novembre 2024 il Ministero dell’Interno ha confermato l’assoluto divieto a tutte le forme di self check-in. E’ quindi chiarissimo l’obbligo, posto a carico dei gestori di strutture ricettive di ogni genere e tipologia di verificare l’identità degli ospiti tramite verifica de visu della corrispondenza tra persone alloggiate e documenti forniti, comunicando i dati alla Questura territorialmente competente, tramite il portale “Alloggiati Web” della Polizia di Stato”.