Eolico nel Montefeltro, De Pascale: «Certe attività andrebbero condivise»

RIMINI. Seppure dice di non volersi immischiare nelle scelte della Toscana, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale ha lamentato il “mancato coinvolgimento” da parte dei ‘vicini’ toscani sulla creazione dell’impianto eolico “Badia del vento” al confine con la provincia di Rimini. Perché certe “attività, e in particolare quelle dalla nostra parte del crinale, andrebbero condivise”. Da un punto di vista amministrativo, poi “i nostri tecnici ci hanno già da tempo segnalato la presenza di lacune della procedura seguita dalla Toscana e, quando avremo a disposizione tutti gli atti, valuteremo insieme alla Provincia di Rimini e ai Comuni interessati, le azioni da intraprendere”. Lo dice lo stesso de Pascale dopo l’ok della Toscana alle pale e dopo le barricate alzate stamane con una nota da parte del presidente della Provincia di Rimini, Jamil Sadegholvaad. Da un punto di vista politico, spiega infatti de Pascale, “abbiamo contestato il mancato coinvolgimento della Regione Emilia-Romagna su autorizzazioni che sono amministrativamente in Toscana, dove realizzano potenziali benefici in bolletta e compensazioni, mentre portano tutti gli impatti idrogeologici e paesaggistici in Emilia-Romagna”. E “non è assolutamente volontà di ingerire da parte nostra nelle libere scelte degli amici toscani e della giunta Giani con la quale di norma la collaborazione è sempre positiva”, precisa de Pascale, è appunto “prendere atto che le attività di confine e in particolare quelle dalla nostra parte del crinale andrebbero condivise”. La vicenda dell’impianto già da tempo ha visto diversi consiglieri regionali e parlamentari romagnoli Pd opporsi alla scelta della Regione Toscana, lamentando l’impatto sul paesaggio, anche oltre confine regionale, delle pale eoliche.