Emilia-Romagna: 2,3 milioni per l’inclusione attiva di donne vittime di violenza, di tratta e persone fragili

La Regione Emilia-Romagna ha approvato 16 interventi per sostenere l’inclusione attiva di persone in situazione di fragilità, finanziati con oltre 2,3 milioni di euro dal Programma europeo Fse+. I progetti prevedono azioni orientative, percorsi formativi, tirocini e misure di supporto per promuovere le pari opportunità e migliorare l’occupabilità.
Le iniziative si rivolgono a un pubblico variegato: persone impegnate in percorsi di recupero nelle comunità pedagogiche e terapeutiche regionali, chi sta svolgendo percorsi riabilitativi in strutture emiliano-romagnole, persone vittime di tratta e donne vittime di violenza in carico ai servizi competenti.
“I progetti renderanno disponibili interventi mirati e personalizzati”, spiegano l’assessore alle Pari opportunità Gessica Allegni e il vicepresidente con delega alla Formazione Vincenzo Colla. “La Regione ha scelto di costruire risposte differenziate basate su un modello strutturato su due dimensioni: servizi personalizzati di presa in carico e azioni per l’adeguamento delle competenze. Interventi concreti per favorire una prospettiva di vita attiva attraverso la conquista di una piena autonomia.”
La distribuzione dei progetti
Due progetti sono destinati alle donne vittime di violenza in carico ai Centri Antiviolenza, con un finanziamento di oltre 422mila euro per coinvolgere 180 donne su tutto il territorio regionale.
Un intervento specifico riguarda le persone vittime di tratta seguite dalla rete regionale “Oltre la strada”, finanziato con quasi 400mila euro per supportare 74 persone.
I restanti 13 progetti, che rappresentano la quota più consistente con oltre 1,55 milioni di euro, sono rivolti alle persone ospitate in comunità pedagogiche, terapeutiche o strutture riabilitative regionali. Questi interventi, che coinvolgeranno 430 persone, costituiscono una componente fondamentale dei percorsi di recupero, riabilitazione e reinserimento sociale attraverso il lavoro.
La distribuzione territoriale vede Rimini al primo posto con circa 612mila euro, seguita da Ferrara con 404mila euro (come sede principale ma con interventi anche su Bologna, Cesena, Imola e Parma), Bologna con 282mila euro, Modena e Reggio Emilia con 110mila euro, Ravenna con 44mila euro, Modena e Parma con 36mila euro, Parma con 35mila euro e Forlì-Cesena con 26mila euro.