Ecomondo, non si butta via niente: dalle terre rare alle sigarette, dal calore alla plastica. Le nuove idee GALLERY

Rimini

RIMINI. Non si butta via niente. Una volta lo si diceva per un simpatico animale presenza fissa nella vita contadina. Oggi la massima si può (e si deve) collegare a ogni scarto, a ogni rifiuto. Qualsiasi forma esso abbia: fisica, liquida o gassosa. A Ecomondo, la fiera green ospitata a Rimini fino a domani, convergono gli sforzi che in ogni parte del mondo puntano a questo circolo virtuoso fra produzione e riciclo. Ieri, per esempio, uno dei premi Sviluppo Sostenibile 2025 è andato al progetto di A2A che recupera il calore dal data center. In questo caso la centrale di Lamarmora di Brescia attraverso un sistema di raffreddamento a liquido collegato a un teleriscaldamento urbano riesce a produrre 16Gwh di calore pulito e soddisfa il bisogno di 1.350 appartamenti.

L’Europa è penalizzata dalla mancanza di terre rare? Ecco che la Oasi Green Tech Sb propone un progetto che vuole automatizzare il processo di estrazione, separazione e selezione dei componenti di valore degli hard disk in disuso. A Ecomondo c’è il prototipo che interviene sulle schede elettroniche attraverso un processo brevettato per il distacco dei componenti e la successiva selezione e separazione.

Studenti in prima linea

Dal liceo scientifico Volta Fellini di Riccione arriva il progetto Up Style che ha coinvolto 90 studenti. Si trasformano gli scarti tessili in cappelli, borsette, cravatte, bracciali e guanti. Domani è previsto un incontro a Ecomondo.

Herambiente al padiglione C1 mette in mostra robot stile fumetto alti più di 4 metri realizzati dal laboratorio artistico SCART grazie agli studenti delle accademie di belle arti (tra cui Ravenna). Il materiale arriva dagli scarti della Lamborghini: cofani, fiancate, cruscotti, alettoni... Versalis presenta ReUp, un brand dedicato al mondo dell’arredamento e dell’home decor che propone prodotti realizzati in tutto o in parte con plastiche di riciclo meccanico o da materia prime alternative, come bio-nafta o olio da pirolisi derivato dal riciclo chimico delle plastiche miste post-consumo.

I cestini intelligenti

Nella spinta verso la sostenibilità il riuso è una componente importante ma non basta. Ogni processo viene ottimizzato. Etrash, per esempio, presenta Mida, il cestino intelligente che riconosce e separa automaticamente i rifiuti grazie alla IA. La bottiglia, la lattina o qualsiasi altro oggetto viene inserito nel contenitore e in pochi secondi vien smistato nel compartimento giusto. Arrivano dall’Irlanda invece i cestini solari intelligenti Bigbelly. Vanno a energia solari, nascondono i rifiuti alla vista, segnalano il livello di riempimento e soprattutto sono autocompattanti. Future Street Italia ne ha distribuiti 520 in alcune zone di Roma alla fine del 2024 e sono in corso sperimentazioni a Napoli e Milano. Il compattamento dei rifiuti riduce le operazioni di svuotamento. I risultati della sperimentazione a Roma: 89% di riduzione delle raccolte, 93% di riduzione delle emissioni legate ai mezzi di servizio e un risparmio complessivo di oltre 270mila sacchi di plastica.

L’escavatore elettrico

La Re-Cig srl recupera i mozziconi di sigaretta e ottiene un materiale plastico. Salvaterra è invece la fioriera che integra pannelli fotovoltaici verticali bifacciali. Kemaro K900 è invece un robot per la pulizia industriale completamente autonoma. Ha una batteria da 5 ore e una velocità di mille mq l’ora. Midi Equipment, importatore ufficiale della giapponese Takeuchi, presenta il suo primo escavatore elettrico. Quest’anno ne sono stati già venduti 5 e hanno un’autonomia di otto ore abbastanza per coprire una giornata lavorativa.

L’area di servizio in mare

Dalla Croazia invece arriva una proposta per la sostenibilità nel diporto. Si tratta di Ecocube, una piattaforma modulare e galleggiante alimentata a energia solare, pensata per rendere la navigazione più sostenibile. Consente alle imbarcazioni di smaltire rifiuti solidi e acque reflue lungo la rotta ma anche di rifornirsi di acqua desalinizzata. Si può accedere a tutti i servizi tramite QR o schermo touch integrato. La sperimentazione è in corso a Novigrad, in Istria. Ma l’azienda Marservis vuole portare la sua idea lungo le coste dell’Adriatico (anche nei marina), a cominciare dalle Isole Incoronate dove i diportisti sono tanti e i servizi (per ovvi motivi) pochi.

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