Diocesi della Romagna escluse dal Pnrr: c'è speranza per il futuro

Rimini

Il sottosegretario alla cultura, Gianmarco Mazzi, apre una finestra parlando di nuovi programmi di intervento per gli adeguamenti sismici che riguardano i luoghi di culto con particolare riferimento ai 60 progetti presentati dalle sette diocesi della Romagna, tra cui quella Forlì-Bertinoro, rimasti esclusi dai canali di finanziamento del Pnrr. È stata la parlamentare forlivese, Rosaria Tassinari, a presentare ieri a Roma una apposita interpellanza. «Tra le progettazioni presentate nel febbraio scorso (per circa 12 milioni di euro) e poi respinte – fa presente la neo parlamentare Tassinari durante il suo intervento alla Camera –, ci sono anche quelle che interessano la cattedrale di Forlì, il Santuario di Fornò e la chiesa di Sant’Andrea a Dovadola, qui c’è la tomba di Benedetta Bianchi Porro. Tante chiese non sono soltanto luoghi di culto, ma spesso sono aperte anche per incontri culturali, spettacoli e concerti, al dialogo interreligioso e interculturale e alla promozione integrale dell’uomo. Per tali ragioni chiedo spiegazioni e se c’è la possibilità di porre rimedio, visto che i progetti dell’Emilia sono stati accolti».

La risposta

La risposta è arrivata, durante la seduta di ieri mattina, direttamente dal sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi che ha spiegato: «La selezione è avvenuta da parte degli organi competenti sulla base dei progetti presentati tenendo conto di alcuni criteri, tra cui quello del maggior rischio sismico. A ciò va aggiunto che il 40% dei fondi doveva essere destinato al sud Italia e allo stesso tempo garantire una massima diffusione sul territorio nazionale. Gli interventi finanziati sono 257 per un importo complessivo di 240 milioni di euro, il 10% (ovvero 27) di questi avverranno in Emilia Romagna».

Entrando nel merito della vicenda delle sette diocesi romagnole rimaste escluse, il sottosegretario aggiunge: «Visto le misure stringenti del Pnrr, è stato tenuto conto anche del rispetto dell’invio delle proposte. Le diocesi romagnole hanno presentato le progettazioni a ridosso della scadenza delle tempistiche per la definizione dell’elenco degli interventi , nonostante ciò è stato fatto il massimo per includerle interpellando in extremis le Soprintendenze competenti. Questo ha portato ad inserire altri 7 progetti del territorio di Imola, mentre per gli altri non c’è stato il tempo tecnico per fare le opportune valutazioni. Il nuovo Governo intraprenderà ulteriori azioni per nuovi programmi di interventi e terrà conto di quelli segnalati dalle varie Soprintendenze».

Tassinari soddisfatta

Una risposta accolta con soddisfazione da Rosaria Tassinari in quanto si «sottolinea l’urgenza di poter valutare una prospettiva futura», ma che nei fatti suona come una scusa e come un tentativo di porre rimedio. «Noi, come diocesi di Forlì-Bertinoro, abbiamo presentato la documentazione completa nei termini e nei tempi previsti» rassicura l’economo della Curia, Claudio Leonessi.

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