Derubavano donne anziane a Rimini con la truffa del rossetto

Rimini

RIMINI. Bussava alla porta di donne anziane fingendosi l’inquilina del piano di sopra. Chiedeva il favore di poter recuperare il rossetto caduto nel terrazzo, ma lasciava la porta aperta alla complice che nel frattempo svaligiava casa. Sia l’una sia l’altra sono state identificate grazie a un’indagine della Squadra mobile della questura di Bologna. Si tratta di due nomadi sinti domiciliate a Coriano (la cinquantenne P.B., originaria di Reggio Emilia, e la ventunenne F.S., nata a Calcinate, nel Bergamasco).

A entrambe è stata notificata la misura cautelare dell’obbligo di dimora a Coriano, con divieto di uscita nelle ore notturne. Sono sospettato di avere messo a segno con la tecnica del rossetto alemno sette colpi, tra l’Emilia e la Romagna, anche se l’ordinanza di custodia emessa dal giudice per le indagini preliminare di Bologna parla solo di tre furti furti commessi nel capoluogo regionale tra aprile e giugno 2019.
L’attività investigativa, secondo quanto ha spiegato in conferenza stampa il capo della Squadra mobile di Bologna, Luca Armeni, è iniziata lo scorso mese di maggio, dopo una serie di truffe commesse con la stessa tecnica.

Grazie alle immagini delle telecamere presenti nelle vicinanze dei luoghi dove sono stati commessi i furti gli investigatori sono riusciti a risalire alle due donne, che di solito entravano in azione in tarda mattinata, quando le anziane prese di mira rientravano a casa dopo aver fatto la spesa. Oltre ai gioielli, alle vittime, che si accorgevano di essere state derubate solo diverso tempo dopo che le due si erano allontanate, sono stati rubati anche dei soldi, per somme che vanno da un minimo di 180 a un massimo di 6.000 euro.

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