Delitto di Pierina a Rimini, «le indagini sono ormai alla fase conclusiva»

Gli avvocati Monica e Marco Lunedei che rappresentano i figli di Pierina Paganelli - Chiara, Giacomo e Giuliano Saponi - hanno incontrato ieri mattina il sostituto procuratore Daniele Paci. «Siamo in costante contatto con la Procura - dicono -. Ma ovviamente non possiamo parlare dei contenuti dei colloqui. Siamo sicuri che le indagini sulla povera Pierina sono ormai alla fase conclusiva: la fiducia nell’operato della Procura è alta».
Le indagini
Nelle ultime settimane, si è tornato a parlare insistentemente delle indagini per omicidio dopo un relativo periodo di silenzio intorno all’omicidio di via Del Ciclamino, dove la mattina del 4 ottobre era stata ritrovata cadavere, Pierina Paganelli, 78 anni, una tranquilla pensionata e fedele testimone di Geova. A scaldare gli animi e suscitare dichiarazioni pubbliche da parte della famiglia di Pierina, sono state alcune indiscrezioni lanciate in tv da Davide Barzan, consulente legale della nuora Manuela Bianchi e del fratello Loris. Secondo quanto sostenuto da Barzan - come riferito dalla nuora - uno sconosciuto avrebbe inviato fiori e scritto messaggi a Pierina. Una rivelazione priva di ogni fondamento, perché secondo i figli, l’unico uomo ad aver mandato un mazzo di fiori alla mamma, era stato un anziano signore, deceduto durante l’epidemia Covid. Un gesto che l’uomo aveva fatto per ringraziare Pierina dell’aiuto che aveva ricevuto da lei.
Lo sconcerto dei figli
Anche ieri mattina, i legali dei figli di Pierina avranno ribadito il loro profondo sconcerto nei confronti di certe informazioni prive di fondamento che hanno come obiettivo quello di attirare la morbosità dell’opinione pubblica su particolari irrilevanti per gli inquirenti. Gli investigatori del resto si sono ritrovati a dover verificare anche tutta una serie di particolari circa la vita - a volte anche sentimentale - dei quattro vicini di casa, tutti sottoposti al prelievo del dna. Manuela Bianchi e il fratello Loris, Valeria Bartolucci e il marito Louis Dassilva hanno tutti acconsentito al prelievo. E le tracce genetiche non dicono bugie.