Dalla Lombardia a Rimini sui “cinquantini”, la grande festa

«Nel 1992, quando siamo venuti per la prima volta in vacanza a Rimini, ci eravamo ripromessi di tornarci l’anno dopo in motorino, con i nostri “cinquantini”». Come si dice dalle nostre parti, “sburonate da burdèl”, perché quando si vive in Lombardia a Ospitaletto Mantovano, una frazione di Castellucchio da 800 anime sulla linea Cremona-Mantova, andare al mare in motorino è praticamente impossibile. Ancor più allora, pure con quelli che ai tempi si “truccavano” a dovere. La promessa è però rimasta nel cuore di Corrado Trolese, Gianpietro Pacini e Alessandro Dalseno e nel 2015 è riemersa prepotentemente. «Era il 17 gennaio e in una cena di paese, in piena baldoria abbiamo ricordato quell’impegno che ci eravamo scambiati anche con altri amici venuti a mancare (Andrea, Davide e Mauro) e ci siamo lanciati la sfida».
E’ fra un bicchiere e l’altro che spesso e volentieri nascono le cose più belle e lo scorso week end i tre fondatori del CDW (la Compagnia del Wacky Racing, nome che fa il verso al noto cartoon sulla corsa più pazza del mondo) hanno festeggiato in Riviera la decima edizione insieme ad altri 45 concittadini. Ora che i capelli si sono ingrigiti e in qualche caso hanno proprio “salutato”, ogni estate si regalano questo momento speciale e portano con loro anche gli adolescenti di oggi in quello che hanno ribattezzato il “Memorial Andrea Davide Mauro”. Sono partiti in 48 venerdì 20 all’alba da Ospitaletto, con raduno davanti al Bar Bellavita e passaggio al cimitero a salutare Andrea, Davide e Mauro. Quindi tutti in sella con direzione Rimini. Marina Centro per la precisione, Hotel Corallo.
La carovana
«La regola è una sola. Ognuno viene con il cinquantino della sua fanciullezza. Ciao Piaggio, i più fortunati la Vespa 50 e il Fifty o quelli che chiamiamo “tuboni”. L’organizzazione è da Giro d’Italia ciclistico: ci dividiamo in tre gruppi, ognuno ha davanti una moto apripista di cilindrata superiore a fare strada ed è seguito dal furgone di un’officina che lungo il percorso recupera i “cadaveri”, i cinquantini che si rompono o hanno qualche problema e nella sosta successiva i meccanici provano a rimettere in sesto e di nuovo in strada» spiegano in coro insieme a Mauro Manfredotti durante un super pranzo di pesce,