Dall'informatica alla tonaca, la nuova vita di don Alessandro: "La mia vocazione è nata dai ragazzi"

Un nuovo sacerdote per la chiesa di Rimini sarà ordinato domani in cattedrale, alle 17.30, dal vescovo Francesco Lambiasi. Si tratta di Alessandro Pironi, nato a Rimini il 12 marzo del 1991, cresciuto con la sua famiglia, e un fratello di un anno più piccolo, nella parrocchia di San Martino di Bordonchio e ha frequentato le elementari e le medie a Bellaria. Si è poi iscritto all’Itis nell’indirizzo di elettronica e telecomunicazioni e dopo il diploma, appassionato di informatica, si è iscritto a Ingegneria Informatica presso l’Università di Bologna, sede di Cesena, facoltà abbandonata con l’ingresso in Seminario.

Cresciuto in parrocchia a Bordonchio nei gruppi di Azione Cattolica, ha sempre partecipato anche alle iniziative diocesane. «Allora l’Azione Cattolica proponeva ai giovani di darsi una regola di vita e trovarsi un padre spirituale. La proposta tornò insistente nella Via Crucis dei giovani del 2011. Io non avevo un padre spirituale – racconta Alessandro –. Mi indicarono don Vittorio, padre spirituale in Seminario».

Al termine di una serata in campagna con gli ospiti dell’albergo diocesano, Alessandro (siamo sempre nel 2011) è colto da una strana inquietudine, «tanto che dissi a mio padre: questa sera non torno in albergo, vado a casa a dormire». Ma non riuscì neppure a dormire. Ne parlò dopo qualche giorno con don Vittorio: era la prima “intuizione” di iniziare la vita in Seminario.

Dopo tre anni di propedeutica a Rimini, ha frequentato la facoltà di teologia presso il Seminario Regionale di Bologna per altri cinque anni. Ha dedicato la tesi di baccellierato alla Paternità in don Milani. A Bologna ha vissuto pure una “salutare” esperienza presso la Casa della Carità di Borgo Panigale. Successivamente, durante il triennio di teologia, ha svolto esperienza pastorale presso diverse comunità: Bordonchio, Crocifisso di Rimini, S. Agostino di Rimini, San Giuliano, Regina Pacis. Attualmente presta servizio nella parrocchia di San Mauro Pascoli ed è iscritto ad un master di counselling presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Don Alessandro ha studiato pianoforte per 8 anni, ed è appassionato di informatica, fotografia, astronomia e fisica, «l’immensità del cosmo e le missioni nello spazio, tutto il creato» ama ripetere.

Don Alessandro celebrerà la prima messa domenica 30 maggio, alle ore 18, alla chiesa parrocchiale di San Mauro vescovo e domenica 6 giugno, sempre alle 18, alla chiesa parrocchiale di San Martino di Bordonchio.

Per il suo ricordino di ordinazione, don Alessandro ha scelto come immagine Fuga dall’Egitto, mosaico dell’artista e presbitero sloveno Rupnik. Si ritrova, infatti, in tutti e quattro i personaggi rappresentati: san Giuseppe, «la paternità»; Maria, «colei che riconosce Dio nelle piccole e nelle grandi cose»; l’asinello, «esempio di docilità e servizio, porta Gesù» e Gesù stesso, raffigurato bambino.

«La mia vocazione – afferma don Alessandro – nasce proprio in ambito educativo, sono stati i ragazzi a farmi incontrare in parrocchia il volto di Dio». Sempre stimolato dalla figura di san Paolo, don Alessandro fa tesoro del passo che l’apostolo delle genti scrive nella Lettera agli Efesini: “piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni paternità”.

La Chiesa riminese conta attualmente 140 presbiteri diocesani, 32 sono i sacerdoti religiosi e 52 i diaconi permanenti.

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