Dagli Usa a Rimini. “Investiamo 40 milioni su hotel e stabilimenti balneari ma ora una casa anziani di lusso”

Rimini
  • 01 settembre 2025

Una società alle spalle con un budget di «circa 40 milioni di euro». E l’intenzione di «investire e scommettere su Rimini». Come? «Con l’acquisizione di alberghi e, perché no, anche di stabilimenti balneari». Il filo conduttore ben preciso deve però essere lo stesso: «Interventi di riqualificazione di lusso, di categoria superiore, chiaramente sempre che siano redditizi». Proprio come il primo, concreto, passo fatto a Torre Pedrera, dove è stata presa all’asta la ex colonia Bresciana per 870mila euro. A parlare è Nasser Samadi, agronomo di origini iraniane ma ormai da 45 anni Italia: prima a Bologna per la laurea e poi a Rimini in pianta stabile. Il suo blitz per rilevare la struttura da 14mila metri quadri, che ormai da tempo versava nel degrado e in stato di abbandono, in realtà è stata un’azione «ragionata, dopo numerosi sopralluoghi, perché il potenziale dell’ex colonia è immenso».

I piani nel cassetto

L’obiettivo adesso è quello di fare un resort per anziani, con relativi piani b in caso non andasse in porto. «L’intervento previsto si aggira attorno agli 8 milioni di euro e vorremmo realizzare una struttura simile a quelle che si trovano in Germania, a Dusseldorf in particolare, dove ci sono queste tipologie in cui le persone anziane trovano anche piscine, campi sportivi, tutto di altissimo livello». I soldi sembrano non mancare. Samadi è amministratore della società Giardino 101, comprata da Rimini Investment, con sede in California. Ed è quest’ultima, con all’interno i suoi cugini emigrati negli Stati Uniti, ad avere il plafond da decine di milioni di euro per gli investimenti. «Esatto - continua l’agronomo iraniano -. Investire è la parola chiave. Il 6 luglio scorso siamo entrati in possesso delle chiavi dell’ex colonia e la settimana prossima saremo con ingegneri e tecnici per capire i primi passi da realizzare; io vorrei subito mettere mano alle infiltrazioni che stanno rovinando l’immobile».

Il confronto con il Comune

Necessario, però, continuare il confronto con il Comune per capire cosa si può fare. «E di incontri - prosegue Samadi - ne abbiamo già avuti, l’auspicio è infatti che si possa portare a termine ciò che abbiamo indicato, ma in alternativa potremmo anche fare una struttura turistica, sempre con le caratteristiche del lusso e comunque andrebbe benissimo. Andrebbero bene anche appartamenti, ma questo è più difficile, molto più difficile, ed è l’ultima delle ipotesi. Siamo quindi aperti al confronto, anche perché l’avvio dell’attività porterebbe a decine di assunzioni, almeno sessanta, e sarebbe per noi la conclusione ottimale».

Spiaggia privata? Non più

Intanto è arrivata già una prima doccia gelata. Già perché al momento dell’acquisizione dell’ex colonia, nel pacchetto era compresa anche una spiaggia privata. «Ma quel tratto - spiega il proprietario dell’ex Bresciana - nel nuovo Piano dell’arenile risulta essere diventato spiaggia libera e su questo bisognerà capire come trovare una soluzione, perché è chiaro che clienti di un certo tipo devono avere dei servizi adeguati». Insomma, lusso ed esclusività sembrano dovere ricorrere come condizione necessaria. Stesso discorso per gli ulteriori investimenti che la società ha nel mirino: «Vorremmo acquisire degli altri alberghi, purché abbiano delle precise caratteristiche: siano in prima linea al mare e siano di una grandezza adeguata, vogliamo strutture importanti; abbiamo avviato qualche trattativa ma per il momento non abbiamo concretizzato». Non solo. «Anche gli stabilimenti balneari potrebbero essere delle soluzioni, ma in generale tutto ciò che rappresenta un investimento nel turismo rientra nei nostri interessi per realizzare i progetti», precisa Samadi, che però mette le mani avanti e conclude: «Se le difficoltà che emergono non ci permetteranno di trovare soluzioni adeguate, andremo a focalizzare i nostri interessi in altre città. La speranza è comunque restare qui, in questo posto meraviglioso, soprattutto dopo il primo investimento sulla ex colonia Bresciana, che non vediamo l’ora di fare tornare a splendere».

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