Comune a Italia nostra Rimini: sulla "porta" decide la Soprintendenza
RIMINI. "L’intero intervento è e sarà sottoposto obbligatoriamente al vaglio della Soprintendenza, con cui gli uffici tecnici del Comune sono in rapporto costante". Così l'assessore alla Cultura del Comune di Rimini Giampiero Piscaglia risponde alla lettera inviata da Italia nostra Rimini alla Soprintendenza per fermare il progetto che prevede "l’apertura di una porta ad arco nella scarpa del palazzo interno a Castelsismondo".
Ecco la nota di Piscaglia. “Quello del Museo Fellini è un progetto articolato per le ambizioni che racchiude e per la sua realizzazione. Si tratta del più grande progetto museale dedicato al genio e alla poetica del Maestro, che incrocia la strategia di rinnovamento infrastrutturale e di valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico come parte viva del nuovo disegno della città. Castel Sismondo rappresenta uno dei tre assi portanti dell’intero progetto, che come è noto comprende Palazzo Valloni (Cinema Fulgor) e piazza Malatesta, destinata a diventare la piazza dei Sogni. Si tratta dunque di un percorso complesso, che avanza per step, costantemente monitorato anche in relazione con la competente Soprintendenza proprio per il valore del patrimonio storico e culturale che si sta procedendo a valorizzare. Lo stesso percorso, ad esempio, è stato seguito per la realizzazione del fossato intorno al Castello, la cui progettazione si è via via adattata alla campagna di scavi condotta in loco. Anche per questa ragione tutti i contributi e i rilievi che vengono posti al progetto e che sono mirati a migliorare il Museo Fellini sono tenuti nella massima considerazione dall’Amministrazione. Rispetto ai dubbi sollevati da Italia Nostra sull’intervento in programma a Castel Sismondo, è necessario precisare che la progettazione esecutiva è ancora in corso e che l’Amministrazione è in fase di validazione della stessa. Il progetto infatti, data la sua complessità, ha evidenziato numerosi elementi da approfondire, non da ultimo proprio l’apertura di una porta ad arco nella scarpa del palazzo interno al Castello. L’intero intervento è e sarà sottoposto obbligatoriamente al vaglio della Soprintendenza, con cui gli uffici tecnici del Comune sono in rapporto costante; la valorizzazione del patrimonio architettonico, artistico e degli elementi identitari è alla base di ogni progetto di trasformazione urbana in corso, quale strumento per unire la storia e il futuro della nostra città”.