Chiringuiti: Indino di Confcommercio al contrattacco
Ballare in spiaggia "crea squilibri tra imprenditori dell'intrattenimento", mentre "offrire divertimento gratuito per servizi che nelle altre destinazioni all'avanguardia sono a pagamento" crea "il rischio di richiamare una infinita platea di ragazzi con risorse minime". La guerra dei chiringuitos a Rimini viene rilanciata dal Silb-Fipe Confcommercio, con il presidente Gianni Indino "sorpreso dalla presa di posizione di Confesercenti, legittima solamente per la volontà di tutelare il buon nome di una categoria. Il sindacato, ricorda, è stato "tra i primi a benedire la nascita dei chiringuitos" per coprire la cosiddetta "economia del tramonto". Per cui Indino si "arrabbia molto" a sentir dire che il Silb "non è al passo con i tempi, perché questo è il nuovo che avanza ed è ciò che vogliono i turisti". L'esempio è Ibiza, "dove dalla spiaggia si esce alle 22 dopo aver ascoltato musica rilassante di sottofondo e poi si va nei locali a ballare pagando profumatamente il biglietto". Così si fa "un salto di qualità, attirando giovani che hanno possibilità di spesa". Indino ribadisce i problemi legati all'igiene e alla sicurezza, e si concentra in particolare sulla legalità. E rimane "davvero basito quando si dice che questo è ciò che vogliono i turisti e noi glielo dobbiamo dare". Così facendo "ora avremmo centinaia di venditori abusivi con merce contraffatta sulle spiagge". Erano apprezzati dai turisti che acquistavano merce, ma "è un fenomeno illegale" ed è stato sconfitto con la collaborazione di tutti, rimarca.
Ecco perchè, conferma Indino, dire che "ballare in spiaggia non fa male a nessuno non è una scusante e non è nemmeno vero", si deve "tornare a distinguere tra quello che si può fare e che non si può fare". E chi vuole far ballare in spiaggia "si metta in regola, prenda una licenza, un permesso, un codice Ateco adeguato e cambi la destinazione d'uso dello stabilimento balneare versando un canone proporzionato per svolgere attività extra-balneare". Il sindacato presterà, conclude Indino, "massima attenzione su tutte le situazioni di abusivismo, non solamente sulla spiaggia, ma in tutto il territorio": stabilimenti, alcune ville, alcuni parchi, alcuni bar sono avvertiti, "non si stanno comportando correttamente e questo è difficile negarlo". E nei prossimi giorni sarà a Rimini il coordinatore nazionale Abusivismo del Silb-Fipe, Giampaolo Scagliola, per fare il punto della situazione sulla lotta all'abusivismo e chiedere un incontro con le amministrazioni locali e i vertici delle Forze dell'ordine per trovare soluzioni condivise. "Questa deregulation totale non è tollerabile e va messo subito un freno se non vogliamo una estate di illegalità e insicurezza che non fa il bene né al nostro territorio, né al nostro turismo".