La provincia di Rimini si conferma ancora una volta quella che in percentuale ha il consumo di suolo maggiore legato alla cementificazione. I numeri rapporto Snpa “Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici” dell’Ispra infatti indicano che con più di mille ettari consumati, l’Emilia-Romagna è la regione italiana col maggior consumo di suolo annuale (2023-2024), oltre a essere la regione coi valori più alti sia per le perdite, sia per gli interventi di recupero. Non solo: il suolo consumato per abitante nel 2024 è stato, sempre in regione, di 453 metri quadrati, al di sopra della media nazionale di 366 metri quadrati. La percentuale di suolo consumato lo scorso anno è stato di quasi il 9% (in Italia 7%). La provincia con la percentuale più alta di consumo è Rimini (12,62%), mentre nel 2023 era ferma al 12,5 per cento, mantenendo però sempre la prima posizione per la percentuale di consumo in tutta l’Emilia Romagna. Poi ci sono Reggio e Modena (entrambe poco più dell’11%) e Ravenna (10,5%). Piacenza quella che ha il maggior dato di suolo consumato pro capite nel 2024, 700 metri quadrati. Ravenna è il comune in Italia con la maggiore crescita annuale di aree artificiali (84 ettari), seguita da Venezia (62 ettari), Sassari (60 ettari) e Roma (57 ettari). Un fenomeno che risulta particolarmente in aumento nella regione è quello del consumo di suolo legato alla logistica e allo sviluppo di datacenter.
Cemento, a Rimini la percentuale più alta di consumo del suolo