Casa a Rimini, l’odìssea di studenti e lavoratori: “Prezzi alti e appartamenti tugurio”

Rimini
  • 24 ottobre 2023

Casa dolce casa. Oppure no. Mai come in questo periodo, trovare un affitto a Rimini equivale a vincere al SuperEnalotto. «Prezzi alti, case fatiscenti». Questa la situazione descritta da sempre più studenti e lavoratori, che dichiarano di trovarsi in difficoltà a fronte del caro prezzi e della pressoché totale assenza di soluzioni annuali disponibili. Se a ciò si sommano preconcetti legati al genere e alla nazionalità, la matassa si fa ancora più complicata da districare.

Manca l’offerta

A tal riguardo, c’è la testimonianza del 27enne Qadeer. Pakistano, lavoratore, alla ricerca di un immobile in cui vivere assieme ad un altro ragazzo. «Lavoro a Rimini, ma l’appartamento in cui abito è lontano. Sto cercando di avvicinarmi ma non trovo nulla. Il prezzo non sarebbe un problema, sarei disposto anche a pagare di più, ma non ci sono case». Pur avendo tentato anche la “via dei social”, per Qadeer, da mesi ci prova, non c’è stato verso di trovare un immobile. E alla domanda in merito ad eventuali problematiche scaturite dal fattore “nazionalità”, il 27enne ha risposto con termini affermativi: «Sì, sto facendo fatica anche perché sono straniero. C’è sempre reticenza dall’altra parte».

Busta paga ma niente

La situazione denunciata da Qadeer è la medesima di cui si lamenta Simone. Saldatore tubista, con una busta paga che definisce buona, ma impossibilitato a venire a vivere a Rimini a causa dell’assenza di immobili. «A lavoro ho un contratto fisso, sto cercando a Rimini per questioni di comodità, ma di case non ce ne sono. Vorrei un contratto annuale, ma si trovano solo residence o appartamenti in affitto fino a maggio». La questione, tra le altre cose, non migliora se la si osserva sotto il punto di vista del prezzo. «Per un bilocale si parte dagli 800 euro fino ai 1.000. - denuncia Simone - È davvero troppo. Per una stanza in una casa insieme ad altri si va dai 400 ai 600. È una vergogna».

Il peggioramento

Una vera e propria odissea, quella degli affitti, che sembrerebbe esser degenerata in modo esasperante in seguito allo scoppio della pandemia. Così Karolina, che vive a Rimini proprio dal 2020: «Ho cambiato tre case. Le prime due le ho trovate attraverso i social, l’ultima tramite passaparola. Ho sempre avuto contratti regolari, ma i prezzi erano più alti rispetto alle previsioni. Dopo il Covid sono aumentati significativamente».

L’unico prezzo decente

E non mancano testimonianze di persone costrette a confrontarsi con situazioni di subaffitto e case non proprio in linea con le aspettative. «Sono in subaffitto fino ad inizio febbraio. Ho scelto così perché era l’unica stanza che sono riuscita a trovare ad un prezzo decente. - racconta la 25enne Angelica - In più, essendo io lavoratrice, ho avuto difficoltà per via del fatto che la maggior parte dei proprietari affitta solo a studenti». E conclude: «Certo, convivere in case fatiscenti, senza soggiorno e bagni in condizioni pietose, non è l’ideale».

Si sta dentro solo fino all’estate

Trovare un immobile in affitto a Rimini è anche una questione di genere. Lo conferma la testimonianza di Giuseppe: neolaureato, in procinto di iniziare uno nuovo percorso di studi a Rimini. «La mia ricerca è durata tre settimane. - spiega - Mi sono mosso soprattutto tramite i social, ma anche consultando i siti internet». Due, nello specifico, le difficoltà riscontrate dallo studente: «In molti casi i proprietari affittano solamente per 10 mesi, non rendendosi conto che gli studenti hanno esami a luglio. E molti accettano solo ragazze. Ma questa è un po’ la situazione dell’Italia tutta». Ora che la ricerca di una stanza si è conclusa, Giuseppe può dirsi sereno. Tuttavia, a giudicare dalle sue stesse parole, la soluzione accettata non parrebbe essere delle migliori: «Pago 400 euro per una singola, in casa siamo in quattro, con un solo bagno. E non c’è il soggiorno».

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