Bus Start Romagna: scontro sindacale su ferie e arretrati

Rimini

Scontro sindacale per il pagamento “pieno” delle ferie (del passato) ai dipendenti di Start. Cgil e Cisl hanno firmato un accordo con l’ente trasporti che Uil, Usb e Ugl ritengono molto penalizzante per gli autisti. Recentemente anche in Italia è stata recepita una sentenza europea che prevede che i giorni di ferie per il personale addetto ai trasporti pubblici debba essere retribuito in maniera piena, con tutte le indennità del caso come se una persona fosse al lavoro e non “di riposo”. Un sentenza che va indietro di alcuni anni nella necessità di essere recepita. Mentre ci sono alcune società di trasporti pubblici (come ad esempio a Milano) che hanno riconosciuto arretrati per il personale da più tempo al lavoro fino a circa 5.000 euro, Start ha firmato un accordo con Cgil e Cisl che prevede per adeguarsi alle regole un contributo una tantum tra i 500 ed i 600 euro. Cifra e accordo che vengono contestati da Uil, Usb e Ugl perché ritenuti oltremodo penalizzanti per i dipendenti. «L’accordo denominato “Indennità feriale” è stato firmato, non da Uil, Usb e Ugl, il giorno 21 aprile - spiegano le tre sigle sindacali - Forse qualcuno non sa bene cos’è, visto anche il titolo è forse volutamente abbastanza fuorviante. In sintesi la Corte di Giustizia Europea, in materia di “ferie annuali retribuite” (che si applica a tutti gli stati membri) ha stabilito che durante il periodo di ferie, i lavoratori hanno diritto ad una retribuzione coincidente e non inferiore a quella percepita nei periodi di svolgimento della propria prestazione lavorativa in quanto il giorno di ferie è una giornata di lavoro, destinata al recupero psico-fisico. Le prassi aziendali di pagare le ferie “meno” degli altri giorni è stata dunque errata per tutti questi anni. Per spiegare cosa stia avvenendo ora in Atm Milano, ove (per i più anziani, perché ovviamente gli arretrati vanno in base agli anni di permanenza in azienda) si riconoscono quasi 5000 euro. Una corsa ai ripari che si sta facendo molto più intensa vista la recente sentenza della Cassazione che rivede i termini della prescrizione e che darebbe diritto ai lavoratori di estendere le proprie pretese sulla retribuzione delle ferie a partire dal 2007. In Start Romagna invece, dopo una trattativa di circa un paio d’ore, Filt-Cgil, Fit Cisl e Faisa hanno firmato un accordo per 540 euro. Sottolineiamo un paio d’ore, perché significa che praticamente c’è stata una accettazione immediata e senza discussione di ciò che l’azienda gli ha messo davanti al naso. Si tratta di una cifra che è sicuramente fra le più basse di tutta la nazione. Qualcuno dice “...intanto sono soldi”. Certo, ma a che prezzo? Quei soldi devono essere molti di più. Se non attraverso la trattativa, dovranno essere corrisposti a seguito di una causa legale collettiva, ma sicuramente devono essere dati per legge. Crediamo che sia ora di smettere di regalare soldi ad una dirigenza incapace di gestire adeguatamente l’azienda. Noi ci opporremo sempre alla volontà di ridurre retribuzioni e diritti».

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