Botte e minacce a moglie e figlia: «Vi mando tutte e due nella tomba»

Rimini
  • 12 settembre 2025

È stata fissata per metà dicembre davanti al gup Vinicio Cantarini l’udienza preliminare che vede indagato un 55enne tunisino, accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie e della figlia minorenne. In quella data si discuterà la richiesta di rinvio a giudizio emessa dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi al termine delle indagini preliminari. A conclusione dell’udienza, il giudice potrà decidere se appunto far iniziare il processo rinviando a giudizio l’indagato, difeso dall’avvocato Andrea Muratori del foro di Rimini, oppure emettere una sentenza di non luogo a procedere.

Maltrattamenti, iniziati nel 2021, fatti di offese come “non valete niente e non siete capaci di fare niente”, ma anche - secondo l’accusa - di un’ira incontrollata che l’uomo sfogava spaccando i piatti, danneggiando il lavandino, urlando e sbattendo le porte di casa e danneggiando anche i mobili. L’anno scorso la situazione però è degenerata, con il 55enne che più volte avrebbe minacciato di morte e picchiato le due donne. Una volta avrebbe colpito la moglie sulla testa con una pentola, tirandole i capelli e sbattendola per terra. Non mancavano poi i dispetti, tra cui gettare nell’immondizia i suoi effetti personali o dirle che l’avrebbe messa in cattiva luce con il suo datore di lavoro per farla licenziare. A questi avrebbe aggiunto le percosse e le minacce di morte anche davanti agli occhi del figlio più piccolo, affermando che avrebbe mandato le due donne nella tomba.

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