Rimini. Borgo Sant’Andrea, in 75mila alla festa

Rimini

La festa del Borgo Sant’Andrea non ha certo deluso le aspettative. Anzi, le 25mila presenze a giornata rendono Acli, associazione che vanta la paternità dell’evento, ben orgogliosa della riuscita di quello che descrive come «un momento di aggregazione indispensabile a fare sentire il senso della comunità». Ieri, in occasione del santo patrono di Rimini, si è conclusa infatti la terza giornata di festa, l’ultima della 12esima edizione, che ha portato in piazza Mazzini e via Saffi spettacoli musicali, artisti di strada, stand gastronomici, mostre e manifestazioni di solidarietà, facendo trasferire su strada la maggior parte dei negozi che si affacciano sul borgo Sant’Andrea.

Si può sempre migliorare

Come in tutti le occasioni, nonostante la grande partecipazione, non è mancato chi ha contestato qualche aspetto dell’organizzazione: tra questi, il residente Paolo Sirotti, che, disabile, ha contattato il Corriere Romagna per raccontare di essere bloccato in casa per colpa degli stand allestiti sui marciapiedi, che impediscono il transito alle motocarrozzelle. Al residente replica Marco Tamagnini, presidente provinciale delle Acli, spiegando che «l’ordinanza di chiusura delle piste ciclabili e dei marciapiedi è concordata con l’Amministrazione», e che in ogni caso era garantito il passaggio ai disabili «nel lato Ancona della piazza». Tamagnini, tuttavia, coglie la critica traendone spunto per migliorare l’evento per le prossime manifestazioni: «Metteremo indicazioni più evidenti, in modo che le persone con disabilità possano individuare subito i passaggi a loro dedicati».

La sindaca

In qualità di evento «custode dell’identità del Borgo», come lo descrive Roberto Balducci, titolare del negozio di ferramenta e casalinghi gestito dalla sua famiglia sin dal 1872, non poteva farsi attendere l’elezione del “sindaco” del borgo. Anche quest’anno, in verità, il sindaco è una sindaca: si tratta di Paola Antili, figlia di Isotta Frisoni, la storica borghigiana, «figura caratteristica di questo borgo», la ricorda Balducci, scomparsa recentemente. Così, in onore delle radici che affondano salde nel borgo Sant’Andrea, sabato sera il sindaco Jamil Sadegholvaad ha insignito Frisoni della fascia tricolore, in onore di una carica simbolica, che resterà valida fino alla prossima edizione. Edizione che, spiega Tamagnini, «potrebbe essere già il prossimo anno, anche se l’intenzione è quella di rendere la festa biennale».

Quello che non cambierà, assicura il presidente delle Acli, è la vocazione «anche artistica, culturale e solidale della festa. Come quest’anno, che in collaborazione con la parrocchia abbiamo dato vita all’iniziativa “Acqua sana per Mutoko” per costruire 14 pozzi profondi in Zimbabwe, indispensabili a evitare il diffondersi di epidemie in periodi di siccità».

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