Bimbo di 11 anni morto nel camper in fiamme, il papà accusato di omicidio colposo

Rimini
  • 09 aprile 2025

RIMINI. Daniel Romulus Imbuzan, 54 anni, nato in Romania e residente con la famiglia a Rimini, è accusato di omicidio colposo per aver provocato la morte del figlio e lesioni alla moglie (anche lei rimasta ustionata nell’incendio del camper) oltre che di incendio boschivo. Il fatto era accaduto il 31 agosto del 2023 a Bados, spiaggia in provincia di Olbia, in Sardegna. La fiammata, partita dal tubo staccato da una bombola a gas, non aveva lasciato scampo al piccolo Samuel Imbuzan, 11 anni, che riposava dentro il suo camper attorno all’ora di pranzo. In quella vacanza con lui anche il padre, la mamma Tatiana Lisi e i due fratellini. La Procura di Tempio ha ora chiuso le indagini e proprio il padre è stato ritenuto l’unico responsabile della morte di suo figlio.

Stando a quanto riporta La Nuova Sardegna, quotidiano locale, la Procura gli contesta di aver acceso il fuoco del piano cottura dove stava preparando il pranzo, nonostante fosse una giornata ventosa, di non aver controllato il buon funzionamento dell’apparecchio utilizzato e di essersi accampato in un’area vietata per i camper. La violenta fiammata che aveva raggiunto il mezzo, provocando la morte del bambino, era partita da un tubo che si era staccato dalla bombola a gas. Il fuoco aveva incenerito anche altri due caravan, una roulotte e un carrello rimorchio per imbarcazioni e tutta l’area circostante. «A quasi due anni dal tragico evento io e il mio assistito non possiamo che dirci molto sorpresi - commenta l’avvocato Antonello Desini, che assiste Daniel Imbuzan sempre al quotidiano sardo -. Sino ad oggi tutti ritenevamo il padre del piccolo Samuel persona offesa dal reato, come la madre, e sulla base di tale valutazione era stata depositata una nomina di procuratore di costituenda parte civile. Mai al mio assistito è stata notificata un’informazione di garanzia. Solo oggi apprendo che ha assunto la qualità di indagato e che, secondo la ricostruzione della Procura della repubblica tempiese, sarebbe il responsabile della morte del figlio». E l’avvocato conclude: «Siamo curiosi di comprendere perché non si è tenuto conto, proprio sotto il profilo del nesso causale, che il fornello dal quale è propagata la fiammata non era stato piazzato e accesso da Imbuzan, ma da altro camperista, che ne risultava anche proprietario, così come le bombole utilizzate sulle quali da subito era stata segnalata la possibilità che non fossero a norma».

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