Bernardi, lo chef viserbese a Bangkok si aggiudica il titolo a Little Big Italy

Rimini

Un viserbese trionfa a “Little Big Italy”, è suo il miglior ristorante di Bangkok. Puntata al cardiopalma quella andata in onda lunedì sera sulla “Nove”. Nello show culinario sono tre italiani, che vivono in Thailandia, ad accompagnare il conduttore romano, Francesco Panella, alla ricerca del miglior ristorante italiano della capitale, la brulicante metropoli di Bangkok che si arrampica coi grattacieli nel futuro senza però rinunciare alle sue tradizioni.

La competizione

La sfida all’ultima spezia si è consumata in punta di forchetta tra la ruspante trattoria romana “Appia”, gestita in una zona chic della città da Paolo, il bistrot “La vela” inaugurato dal napoletano verace Giovanni in un’area dalla reputazione pop e infine “Via Emilia”, tempio del gusto romagnolo, aperto nei pressi del distretto finanziario e suggerito al conduttore tv dal consulente marketing, Danilo.

Il punteggio si calcola in base al piatto forte del locale e a una “voglia” estemporanea manifestata del conduttore. Un fronte su cui la gara del sud est asiatico annovera più di uno scivolone: lo chef romano snatura la coda alla vaccinara e il partenopeo cola a picco per una “cacio e pepe” collosa. Va meglio al 56enne romagnolo doc, Andrea Bernardi che, trapiantato dall’altra parte del mondo nel 2007, manda una dipendente al mercato per accontentare la richiesta di Panella, un fritto misto piemontese che nasconde più di un’insidia per consistenze e tempi di frittura diversi, tra animelle, cervello e fegato. Nell’attesa degli ingredienti mancanti, il ristoratore mette la musica e intrattiene i suoi ospiti ballando il liscio con una concorrente.

Sapori e dissapori

«Per venire alla via Emilia non ti serve un giorno speciale, perché lo facciamo diventare speciale noi», ribadisce. Gli dà ragione il piatto forte del ristorante, la cotoletta alla petroniana mentre i cappelletti di magro, stando a una sfidante agguerrita, nuoterebbero in una quantità eccessiva di burro. «Una combinazione voluta», spiega il titolare, peraltro in linea con i gusti della clientela locale. «Siamo generosi in tutto», sdrammatizza ancora Andrea che difende le sue radici affermando che nulla può scalfirle proprio come l’accento romagnolo. «Dentro a questo ristorante c’è tutto il mio cuore» confessa a Panella che di rimando lo sprona «a sfoderarlo a tavola».

Intanto l’inizio in salita viene ribaltato dal fritto che mette tutti d’accordo «in un tripudio di gusto che esplode in bocca». Finale in crescendo finché sbaraglia tutti grazie agli 8 punti “sull’italianità” che fanno schizzare il suo palmarès a 34 gettoni, seguito da Appia con 32. Chiude la classifica La vela con 23.

Il vincitore, l’unico a aver elogiato il suo staff, si aggiudica un soggiorno in Italia assieme al “Cicerone” Danilo che l’ha sponsorizzato. «Sei una bandiera italiana che sventola forte qui a Bangkok», si complimenta il presentatore rimarcando il calore e la generosità che caratterizzano il locale. Andrea dedica la vittoria al figlio che studia in Germania e parlando di lui cede alle lacrime col cappello tricolore sulle ventitré. Le trattorie, conclude Panella, «sono luoghi che raccontano esattamente chi sei e Via Emilia è come il titolare: genuina, sincera e innamorata della sua terra».

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