Babbo Natale è... Amazon, dipendenti raddoppiati

Rimini

I primi due pacchi usciti dal Der2 di Santarcangelo, giovedì 5 settembre 2019, contenevano una confezione di Formizon (palloncini e gonfia-palloncini) e un libro di chimica. Uno sbarco in Romagna del colosso mondiale dell’e-commerce all’insegna dei bambini dunque. A un anno e qualche mese di distanza, nel magazzino clementino come in quelli disseminati in ogni continente è periodo di super lavoro pre natalizio. Ancor più nel 2020 del Covid, dei Dpcm e provvedimenti vari che hanno limitato l’attività commerciale “in presenza”. È tempo dunque di primi bilanci per l’esperienza santarcangiolese e a farli è Gabriele Sigismondi, direttore di Amazon Logistics in Italia.

Come giudicate l’esperienza di questo secondo deposito di smistamento dell’Emilia Romagna?

«Sicuramente molto positivo, tutto procede secondo le aspettative se non oltre. Nel corso del 2020 abbiamo infatti consolidato i nostri volumi e ci siamo preparati al secondo picco natalizio tutt’ora in corso».

Il primo anno di attività è stato quello del Covid-19 che ha amplificato ancor più il ricorso all’e-commerce già in pieno sviluppo in Italia: qualche numero il più possibile locale?

«Vorrei premettere che l’emergenza coronavirus è stata ed è un periodo molto complesso e da parte nostra abbiamo lavorato sin dal primo momento a stretto contatto con le autorità locali per dare risposte efficaci continuando a garantire il nostro servizio ai clienti e preservando allo stesso tempo la salute e la sicurezza di tutti i dipendenti. Abbiamo introdotto una serie di misure preventive in tutti i centri logistici, aumentato le operazioni di pulizia dei siti, rivisto oltre 150 processi per portare la distanza interpersonale minima a due metri e richiesto ai corrieri di restare a distanza quando effettuano le consegne, eliminando la firma di avvenuta ricezione del pacco. Stiamo inoltre effettuando controlli sulla temperatura all’ingresso e mettendo a disposizione del personale mascherine chirurgiche, il cui uso è oggi richiesto a tutti. Pur non potendo fornire numeri sul numero di prodotti gestiti dal sito, perché si tratta di dati sensibili a livello commerciale, un aspetto interessante da condividere lo abbiamo e riguarda le pmi: durante il Black Friday le piccole e medie imprese italiane hanno venduto una media di 203 prodotti al minuto su Amazon.it e oltre il 60% ha venduto anche all’estero. Inoltre a livello globale abbiamo riscontrato che le aziende terze che si avvalgono di Amazon hanno ottenuto una crescita delle vendite del 60% rispetto allo scorso anno».

Quali sono i prodotti che vanno per la maggiore in questo periodo e, se avete un quadro, in questo primo anno o poco più in Romagna?

«Avvicinandoci al picco delle feste di fine anno chiaramente i prodotti più ordinati sono quelli legati al Natale, come giocattoli o apparati tecnologici, ma anche le nuove uscite di libri e videogiochi. Nel periodo del Black Friday spesso coincidono con le numerose offerte presenti sul sito».

Il giorno dell’inaugurazione venne annunciata l’assunzione di 120 persone per Santarcangelo con una percentuale dell’80% residente in un raggio di venti chilometri. Quanti siete oggi? E in maggior parte sono sempre dipendenti autoctoni?

«Attualmente il deposito impiega circa 140 dipendenti a tempo indeterminato, suddivisi fra 60 lavoratori interni e 80 autisti dei nostri fornitori di servizi di consegna. Abbiamo dunque superato di gran lunga le previsioni iniziali, addirittura raddoppiando il numero di dipendenti interni. E la maggior parte dei lavoratori risiede sempre in un raggio di 20 chilometri».

Per il Natale più e-commerce della storia si renderanno necessari “rinforzi” con qualche assunzione temporanea?

«Nei periodi di picco, per supportarci nelle attività quotidiane assumiamo personale attraverso agenzie di somministrazione: percepiscono lo stesso salario base dei dipendenti a tempo indeterminato, a parità di livello di inquadramento. Poi, quando i volumi si sono stabilizzati e abbiamo la possibilità di assumere nuovo personale a tempo indeterminato ci rivolgiamo prioritariamente ai lavoratori che hanno già lavorato con noi. Gran parte dei dipendenti assunti a tempo indeterminato a Santarcangelo aveva già lavorato con noi con contratti in somministrazione».

Nel vostro dna c’è anche lo sposare le comunità in cui vi insediate e avete aperto da subito un canale solidale con lo Ior: avete iniziative in corso o in cantiere su questo versante?

«Attualmente è in fase di definizione una donazione a un’associazione di volontariato locale a sostegno delle famiglie dei bambini ricoverati nel reparto di terapia intensiva neonatale, che si andrà a sommare a diverse donazioni legate all’emergenza Covid-19 effettuate dall’azienda durante i mesi precedenti. In Italia abbiamo stanziato 3,5 milioni di euro che comprendevano una donazione di 2,5 milioni di euro per la Protezione Civile e un milione di euro da destinare alle Croce Rossa locali che offrono supporto alle categorie più vulnerabili come i giovani, gli anziani o le famiglie in difficoltà economica e che operano nelle aree in cui i dipendenti Amazon vivono e lavorano».

E’ di questi giorni l’annuncio della realizzazione della rotatoria all’incrocio tra via Vecchia Emilia e via Pasquale Tosi che rientrava nell’accordo iniziale per il vostro insediamento ed elimina l’unico semaforo rimasto sulla Tolemaide grazie a un vostro importante impegno economico: un commento?

«Lavoriamo sempre a stretto contatto con l’amministrazione locale per prevenire e risolvere qualsiasi problematica si dovesse verificare. In particolare qui a Santarcangelo siamo contenti si aver instaurato un dialogo proficuo con le istituzioni sin dal primo giorno. Il tema della viabilità ci è molto caro, siamo molto attenti a non influire sul traffico delle aree in cui operiamo, e crediamo che questa opera possa essere molto importante in tal senso».

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