Afa e temperature record in Romagna. A Rimini boom di ricoveri per gli anziani

Temperature schizzate in alto per le correnti di Garbino e afa alle stelle. L’ondata torrida che venerdì ha fatto impennare i valori massimi a 40 gradi o giù di lì in tutta la Romagna non sembra destinata a esaurirsi a breve. E mentre nel Riminese il pronto soccorso si riempie di anziani per patologie o complicanze dettate dal caldo, si boccheggia ovunque anche di notte.
Notti tropicali
A Cattolica la minima notturna ha toccato i 28,6°, mentre Cesena con 27,2° ha fatto registrare il valore più alto degli ultimi 63 anni. Riposare diventa difficile se non si ha un impianto di climatizzazione potente per il reparto notte di casa. La minima più alta della storia di Cesena dal 1961 ad oggi risaliva (centralina Arpae Cesena Urbana), per quanto riguarda la seconda decade di luglio che stiamo vivendo, a tempi abbastanza recenti: il 17 luglio del 2016, quando la colonnina di mercurio non si era abbassata sotto i 21,9°. Due notti fa alle 6 del mattino la minima è stata di 24,8° ma il nuovo record è stato frantumato alle 6 del mattino di venerdì quando la minima della notte si è fermata a 27,2°. Molto vicino, ma ancora imbattuto per il momento, anche il record della temperatura massima. Che dal 1961 ad oggi a Cesena per la seconda decade del mese è datato 17 luglio 2003 quando si registrarono 38,7°. Sempre venerdì scorso, alle ore 17, la massima a Cesena ha toccato quota 37,7°. Mentre ieri la brezza ha aiutato a smorzare il calore con la massima (delle 14) che non ha superato i 34,4°.
Faenza la più calda
Nel Ravennate a registrare il poco ambito primato di “forno della provincia” è toccato a Faenza con i suoi 39° registrati ieri, Lugo si è “fermata” a 37° come Massa Lombarda e Conselice. Più fresche (per modo di dire) Ravenna città con 35° e Cervia con 33°.
Anziani a rischio
Intanto a Rimini si è registrato un aumento sensibile di accessi al Pronto soccorso. I più soggetti agli scompensi causati dal caldo sono ovviamente gli anziani, per alcuni dei quali, nei casi più gravi, è stato necessario disporre il ricovero. Nella giornata di ieri, all’Infermi, alcune persone sono rimaste in attesa di un posto letto. Una situazione, fanno sapere dal presidio ospedaliero, che non si era ancora verificata nei giorni scorsi, nonostante il caldo torrido che ha infuocato la riviera.
Per far fronte alle temperature roventi, intanto, l’Ausl ha predisposto un servizio mirato per i più fragili, ai quali sono state rivolte oltre 250 telefonate al giorno per verificare se fossero in buone condizioni, con piani di pronto intervento in caso di necessità. Chiamate fatte nell’ambito delle azioni di «monitoraggio attivo», spiega Jessica Busignani, coordinatrice della Centrale operativa territoriale, Cot, aggiungendo che «tra coloro che hanno risposto non è stata riscontrata alcuna criticità o situazione di disagio bioclimatico. Questo anche perché gli over 75 di adesso sono una generazione più evoluta, anche dal punto di vista tecnologico, rispetto ad esempio a quindici anni fa, e praticamente tutti si sono dotati nelle proprie abitazioni di un condizionatore, a differenza del passato».