E 45, i sindaci scrivono al nuovo ministro
Sulla questione della E45 tornano a scrivere i Sindaci dei Comuni percorsi dall’asta viaria di grande comunicazione delle tre regioni interessate Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria, tra i quali tutti i Sindaci dei Comuni dell’Unione Valle Savio.
È stata inoltrata oggi, infatti, a nome di 20 Sindaci una lettera al Ministro in pectore delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli una lettera per chiedere la convocazione “senza indugio e con particolare urgenza di un tavolo presso il Ministero alla presenza di tutti gli Enti interessati, al fine sollecitare in modo concreto ed urgentissimo ad Anas l’immediato avvio del cantiere per la riapertura della S.S. 3-bis Tiberina nel più breve tempo ammissibile e di adottare tutte le particolarità necessarie a riaprire totalmente il Puleto al traffico pesante”.
L’azione dei Sindaci muove sostanzialmente dalle continue problematiche che stanno impedendo l’avvio del cantiere di ripristino della vecchia S.S. 3-bis Tiberina. “Nell’apprendere della designazione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – fanno sapere i Sindaci – abbiamo voluto immediatamente sottoporre alla sua attenzione il dossier aperto in occasione della chiusura del Ponte Puleto sulla E45, in modo che sia una delle prime urgenze sul tavolo”. “In particolare – sottolineano – abbiamo rappresentato la situazione odierna che vede la transitabilità sulla E45 ai mezzi con peso sino a 30 tonnellate ed un nulla di fatto per quanto riguarda la riapertura della S.S. 3-bis Tiberina, che rappresenta l’unica via alternativa all’asse viario principale”.
“A distanza di quasi 7 mesi dall’apertura di questo dossier e dagli impegni assunti a più livelli per riaprire quest’ultima strada nel più breve tempo possibile, ci troviamo allo stato di fatto iniziale, ciò che è inaccettabile per tutto il tessuto economico e sociale che rappresentiamo”, scrivono i Sindaci al Ministro De Micheli. La lettera poi prosegue esortando il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che giurerà davanti al Presidente della Repubblica questa mattina, a considerare “che il tratto di E45 che collega le Regioni Toscana ed Emilia-Romagna è l’unico tratto di questa arteria a livello nazionale che manca di una via di fuga alternativa, con conseguenti problemi di viabilità in caso di cantieri sull’asta principale, di incidenti o di emergenze”.