Rimini, Zucchero in concerto all'Rds Stadium

Può stare più o meno simpatico l’Adelmo Fornaciari da Reggio Emilia, detto “Zucchero”. Ma è indubbia una cosa: in Italia è abbastanza sottovalutato rispetto ad altri musicisti, mentre all’estero gode di una stima assoluta, almeno da parte dei suoi stessi colleghi: da Sting a Eric Clapton e tanti altri. Per Rimini, basti ricordare il suo concerto allo stadio Romeo Neri del 1989, insieme a gente come Joe Cocker e nientemeno che Miles Davis! Oppure la sua esibizione in piazza per il Meeting di CL, che gli aveva proibito di cantare “Solo una sana e consapevole libidine salva il mondo dallo stress e dall’Azione Cattolica”: lui acconsentì e poi, alla fine del concerto, la cantò con quanto fiato aveva in gola...

Se c’è un italiano che sa fare il blues e il soul questo è lui. Il pubblico lo sa e riempie stadi e palazzetti per vederlo perché la sua musica infonde gioia e mette voglia di ballare lasciandosi alle spalle i problemi. Forse ultimamente ha un tantino esaurito la vena compositiva, ma il repertorio – come si dice – è talmente vasto che basta e avanza per due ore di concerto. Così, approfittando della fine dell’emergenza pandemica, il nostro si rimette in tour partendo dal Regno Unito il 18 aprile. Per poi fermarsi a Verona per ben 14 concerti consecutivi all’Arena e quindi rimettersi in giro per tutta l’Europa. Ma prima, la data zero, la prova generale del tour, va in scena questa sera all’Rds Stadium di Rimini.

Il concerto, accanto ai classici di Zucchero prevede anche diversi brani del suo ultimo “Discover”, album di cover che lui presenta così: «È un disco mio anche se le canzoni che contiene non sono state scritte da me. Io, con rispetto, le ho spogliate e rivestite secondo la mia personalità e sensibilità. Una cover per me ha senso se viene personalizzata a tal punto da sembrare una tua canzone. Era da molto tempo che pensavo ad un album di cover e se ci ho messo molto è perché le tracce che trovate qui sono l’ultima scrematura di una selezione che inizialmente comprendeva circa 500 tra le canzoni che ho amato di più nella mia vita. I brani che ho scelto rappresentano esattamente quel che sono io e le mie due anime in musica: la miglior tradizione melodica italiana e le più profonde radici (roots) afroamericane. “Amore adesso” di Michael Stipe/Aaron Dessner e “Canta la vita” di Bono, invece, non sono mai state pubblicate su disco dagli autori, ma dopo averle ascoltate casualmente in rete durante la fase più acuta della pandemia, me ne sono innamorato e ho chiesto ai miei amici il permesso di adattarne il testo in italiano. Ingioia (Enjoy)».

Importanti nel disco le collaborazioni con Bono in “Canta la vita” (versione italiana con il testo a firma di Zucchero della canzone di Bono “Let your love be known”), con Elisa in “Luce (Tramonti a nord est)”, canzone del 2001 scritta insieme all’artista, e con Mamhood in “Natural blues”, versione di Moby del brano “Trouble so hard” di Vera Hall. Intenso ed emozionante è il brano “Ho visto Nina volare”, con il cameo “virtuale” di Fabrizio De Andrè

Durante il suo tour Zucchero sarà anche protagonista dell’importante show-evento con il suo amico Eric “Slowhand” Clapton previsto il 29 maggio al Waldbühne di Berlino.

Ha suonatoovunquee con chiunque

Tra i maggiori interpreti del rock-blues in Italia, Zucchero nella sua carriera ha venduto oltre 60 milioni di dischi, di cui 8 milioni con l’album “Oro, incenso & birra”. Oltre a essere il primo artista occidentale a essersi esibito al Cremlino dopo la caduta del muro di Berlino, Zucchero è anche l’unico artista italiano ad aver partecipato al Festival di Woodstock nel 1994, a tutti gli eventi del 46664 per Nelson Mandela di cui è Ambasciatore e al Freddie Mercury Tribute nel 1992. Sempre nel 1992 Zucchero e Luciano Pavarotti condividono l’ideazione del gala di beneficenza Pavarotti & Friends. La prima edizione, trasmessa in diretta mondiale, dà il via a una serie di concerti di beneficenza annuali che sono continuati fino al 2003. Nel 1999 viene invitato da Bono degli U2 a suonare al Gala di beneficenza Net Aid a New York trasmesso in tutto il mondo. Zucchero partecipa anche a due edizioni del Rainforest Fund (1997 e 2019), il concerto benefico organizzato da Sting insieme alla moglie Trudie Styler per proteggere le foreste pluviali nel mondo e difendere i diritti umani delle popolazioni indigene che vi abitano.

Nel corso della sua carriera ha suonato in 5 continenti, 69 Stati, 628 città. Nel 2004 si è esibito alla Royal Albert Hall con un evento memorabile in cui ha ospitato sul palco colleghi di grande fama internazionale tra cui Luciano Pavarotti, Eric Clapton, Brian May, Solomon Burke e Dolores O‘Riordan. Nel 2007 è stato nominato ai Grammy come best “R&B Traditional Vocal Collaboration”. Il suo concerto nel 2012 all’Avana con oltre 80.000 persone è stato definito il più grande live mai tenuto da un cantante straniero a Cuba sotto embargo. Con oltre 65.000 persone presenti, a luglio 2018 si è esibito ad Hyde Park. Insieme alle più grandi star internazionali ha partecipato al live streaming mondiale “One world: together at home” (a sostegno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nella lotta al Covid-19), si è fatto portavoce di un messaggio universale in occasione del 50° anniversario della Giornata Mondiale della Terra suonando davanti ad un Colosseo deserto. E, ancora, ha inviato un messaggio di speranza, che ha fatto il giro del mondo, eseguendo in una magica e desolata Piazza San Marco a Venezia il brano “Amore adesso!”.

Apertura casse ore 17, apertura porte ore 19.30, inizio concerto ore 21. Info e biglietti: Pulp concerti 329 0058054; biglietti sul circuito e nei punti vendita Ticketone.

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