Rimini Wellness? Per gli alberghi è un affare da 16 milioni - Gallery

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Rimini Wellness traina il ponte del 2 giugno. La manifestazione (qui il programma completo) porterà in città soprattutto turisti italiani, che hanno scelto prevalentemente la formula pernottamento e prima colazione, e che non lavorando stabilmente in fiera (come accade, invece, per altri appuntamenti) porteranno lavoro anche nei ristoranti e in spiaggia.
Per un indotto che tocca i 14-16 milioni di euro solamente per gli alberghi.
È questa, in sintesi, l’analisi di Antonio Carasso, presidente della cooperativa Promozione alberghiera, che osserva: «Il posizionamento dentro questo ponte, probabilmente perché si voleva dare un giusto input a una fiera che era importante ma che, come tutte, ha sofferto per il Covid, è stata sicuramente una scelta azzeccata, e ha fatto sì che questo weekend sia un bellissimo weekend per tutti».
Però «il mio augurio è che, siccome ha confermato di essere una fiera che può vivere di propria attrattività, possa stare in un weekend che non coincide con il ponte del 2 giugno – aggiunge –. L’auspicio per il prossimo anno è che la posizionino magari il weekend prima, come faceva nei tempi pre-Covid, in maniera che possiamo lavorare un weekend in più».


Il quadro

«Gli alberghi sono tutti aperti e tutti avranno circa l’80% di occupazione, quindi ci sarà da stasera fino a domenica un bell’effetto – entra nei particolari Carasso –. Questo grazie a tre cose, fondamentalmente: bel tempo, il ponte del calendario e l’apertura di Rimini Wellness».
La fiera, in particolare, «porterà un indotto soprattutto dal mercato italiano – continua –. Abbiamo tutti l’albergo pieno metà per il mare e metà per Rimini Wellness. Gi stranieri che vediamo sono soprattutto i tedeschi che vengono per Pentecoste: per loro questa è la festa grande, importante, che finisce domenica 12, e chi fa dieci giorni è arrivato oggi. Gli stranieri che vediamo, pochissimi sono qua per Rimini Wellness: sì, qualcuno c’è, però Rimini Wellness è una fiera prettamente italiana come partecipazione».
Per gli hotel, la fiera «porta delle presenze in dormire e prima colazione, soprattutto – continua –. Per gli alberghi va bene per vendere le camere, ma poi ci sarà un indotto di ristorazione, bagnini, bar e servizi aggiuntivi, che godranno di persone che dormono in albergo ma mangiano il giro. Probabilmente il pranzo lo faranno in fiera, però la sera poi sono persone che vanno in giro».
Cercando di quantificare tutto questo, nelle ultime edizioni di Rimini Wellness «contavano 200.000 visitatori in tre giorni, quindi sono 200.000 presenze – conclude –. Se una presenza spende 70/80 euro per dormire in albergo… e oltre a dormire in albergo, mangia, beve, va a ballare, parcheggia la macchina… è un importo importante. Ne gode tutta la filiera».

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