Rimini, vittoria Cgil: "Le Poste devono assumere 7 lavoratori"

Rimini

RIMINI. Il 22 luglio il giudice del lavoro del Tribunale si è pronunciato a favore di 7
lavoratori degli appalti postali e contro Poste Italiane, accertando - spiega Giancarlo Santoni
della Slc Cgil - un "uso illecito di manodopera nella gestione dell’appalto tra la stessa società Poste Italiane e le ditte appaltatrici".

Quindi. "Riconosciuta l’esistenza di un rapporto di lavoro subordinato dei lavoratori verso la società appaltante, ora quest’ultima dovrà assumerli nel loro attuale ambito territoriale di lavoro".
La Cgil, continua la nota, "da sempre, si batte per contrastare le politiche sbagliate che tendono a far arretrare il sistema delle garanzie e delle tutele dei lavoratori. Il tema degli appalti, infatti, non può essere disgiunto dalla garanzia di legalità e trasparenza, contro i pericoli di corruzione e di infiltrazioni della malavita organizzata, contro il lavoro nero e il dumping contrattuale, per la corretta applicazione dei contratti. Senza tutele per i lavoratori e rispetto della legge il sistema degli appalti rappresenta il ventre molle del lavoro, generatore di lavoro povero in tutti i suoi aspetti".
La Cgil "persegue un principio tanto apparentemente banale quanto ancora troppo
incompiuto: a parità di lavoro, parità di salario e di diritti". Questa "vittoria è importantissima per la Cgil e per i lavoratori coinvolti; il contrasto agli appalti illeciti è una battaglia che ci vede costantemente impegnati e risultati come questi, oltre a riconoscere diritti ai lavoratori, possono rappresentare elemento di deterrenza per il futuro".

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