Rimini, violenza a ragazza che fece l'autostop: condannato

Rimini

RIMINI. Cinque anni di reclusione. Con l’accusa di violenza sessuale e lesioni il Tribunale di Rimini ha condannato ieri un 56enne di origine siciliana (S.P., le sue iniziali). L’uomo avrebbe costretto una ragazza, all’epoca dei fatti 18enne, a subire atti sessuali. Nei confronti dell’uomo non era stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare e i difensori dell’imputato - avvocati Andrea Muratori e Nicola Tassani - già preannunciano il ricorso in appello. Nei confronti della ragazza, che si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Raffaele Moretti, i giudici hanno disposto un risarcimento di diecimila euro. I fatti risalgono alla fine del 2013. Secondo la ricostruzione dell’accusa l’uomo, al volante di una automobile, si sarebbe offerto di dare un passaggio alla ragazza, ferma e infreddolita alla fermata dell’autobus. Poi però, invece di portarla verso casa come aveva promesso, avrebbe deviato in direzione del parcheggio del cimitero con il pretesto di dover fare un bisogno fisiologico. Una volta rientrato nell’abitacolo avrebbe afferrato con violenza il braccio della ragazza costringendola a un atto sessuale.

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